ALFEDENA - "Il progetto "Pizzone II" di Enel Produzione. per la realizzazione di una nuova centrale di produzione e pompaggio tra Alfedena ed il Molise, non è stato autorizzato dall'Ente Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise per i danni ambientali irreversibili.Un progetto da 600 milioni di euro che, ai sensi della Corte di Giustizia Europea, non rientra tra quelli considerati come energie rinnovabili.La Stazione Ornitologica Abruzzese concorda pienamente con le motivazioni tecniche e scientifiche contenute nel diniego dell’Ente ed invia al Ministero per l’ Ambiente ulteriori osservazioni.Il progetto "Pizzone II", promosso da Enel Produzione per la realizzazione di una centrale di produzione e pompaggio, tra gli invasi della Montagna Spaccata in Abruzzo e di Castel San Vincenzo in Molise è stato oggetto di una vera e propria sollevazione popolare con dure prese di posizione da parte della maggioranza dei comuni interessati ed un recente parere negativo dell'Ente Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise corredato da un’ analisi dei devastanti effetti ambientali che ne deriverebbero.
Con una spesa preventivata di ben 600 milioni di euro Il progetto oltre alla distruzione totale di boschi dove vivono diversi individui di Orso bruno marsicano ed altre specie rarissime prevede l'apertura di otto cantieri e l'uso di esplosivi per una enorme galleria da realizzare in cinque anni di lavori con imprevedibili conseguenze anche alle falde acquifere, proprio in un momento in cui tutta la Regione soffre per una diffusa crisi idrica. Il tutto giustificato da discutibilissime relazioni tecniche frutto di analisi superficiali ed incomplete, perfino l’analisi delle conseguenze sull’ avifauna sono talmente carenti e superficiali che la S.O.A. è intervenuta “ ad adiuvandum” rispetto a quanto scritto dall’ Ente Parco inviando proprie ulteriori osservazioni al competente Ministero.
Il vantaggio per questa opera ciclopica è solo per gli azionisti di Enel visto che servirebbe solo ad ottenere maggiori ricavi alla società derivanti dal fatto che l’acqua verrebbe pompata nell’invaso a monte con un enorme dispendio energetico nelle ore in cui si abbassa il prezzo di vendita del Kwh. , per essere mandata alle turbine nei momenti in cui lo stesso aumenta, Peraltro la Corte di Giustizia dell’Unione Europea è intervenuta in materia di energia da fonti rinnovabili, stabilendo che debba essere considerata tale ogni energia idraulica, con l’unica eccezione dell’elettricità prodotta in centrali di pompaggio che utilizzano acqua precedentemente pompata a monte. Sentenza Corte di Giustizia Ue 2 marzo 2017 n. C-4/16".
Il parere dell'Ente Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise è disponibile al seguente link .https://va.mite.gov.it/File/Documento/1153617
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