“L’armaru rappresenta il ricovero di ricordi, sentimenti, pulsioni che ci informano con la loro sottile e costante persistenza anche quando tentiamo di scansarli, anche quando non diamo loro la giusta attenzione”, spiega Mariacristina Di Giuseppe, “Ognuno di noi possiede un armadio interiore nel quale sono stipati a forza sogni, scheletri, segreti, tabù, dolori. Quando ne dischiudiamo le ante, il suo carico invisibile può abbattersi su di noi con tutto il suo impalpabile carico e tramortirci, oppure può appoggiarsi sulle nostre fragilità con ruvida gentilezza, e accompagnarci nella caduta sul lastricato delle nostre esistenze, nel ‘culo a terra’ da cui ripartire”. Nella galleria di personaggi offerti dall’opera, che nasce come teatrale per poi trasformarsi in una forma narrativa ibrida, troviamo i nomi e le voci di donne accomunate dalla straordinaria sensibilità che il genere femminile porta con sé come una bandiera d’amore e consapevolezza. Donne che possiedono il talento dell’amore, il talento del coraggio, della resistenza, della custodia della memoria, e li esercitano con determinazione. La pubblicazione è impreziosita dai contributi musicali di Laura Mollica e Giuseppe Greco, prestigiosi interpreti del repertorio musicale siciliano di tradizione, dalla prefazione di Tosca, e dall’immagine di copertina, Titania, opera di Bruno Pellegrino.
Mariacristina Di Giuseppe, romana di nascita, sin dagli anni accademici frequenta gli ambienti della fotografia, del teatro, della musica. E’ autrice di testi per il teatro e per la canzone d’autore. Ha collaborato ai più recenti lavori discografici di Edoardo De Angelis, quali “Historias”, “Sale di Sicilia” (nel quale la sua lirica “Spasimo” è prestata alla voce di Andrea Camilleri), “Non ammazzate Anna, “Nuove Canzoni” e “Il Cantautore Necessario”. Ha collaborato, inoltre, alla scrittura di testi per Milva, Antonella Ruggiero, Amedeo Minghi, Neri Marcorè. Per Navarra Editore ha già pubblicato i romanzi “Sale di Sicilia” (2014) e “Maremmana” (2019)".
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