ROMA - “La riduzione dell'incidenza della contribuzione previdenziale è stata una conseguenza della riduzione dell'occupazione e della deliberata riduzione dei salari, come ha dichiarato lo stesso Draghi nel suo discorso a La Hulpe, il 16 aprile scorso”. Lo ha affermato il presidente della Commissione di controllo sull’attività degli Enti Gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, Alberto Bagnai, in occasione della presentazione della Relazione di Verifica sull'attività dell'Istituto nel 2023 del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell'INPS, che si è tenuta oggi a Roma a Palazzo Wedekind.“Se in seguito alla crisi del 2009”, ha proseguito il Presidente Alberto Bagnai, “non avessimo risposto con politiche contrarie alla crescita, il rapporto fra spesa pensionistica e Pil, dopo il balzo verso l'alto determinato dalla recessione, sarebbe tornato gradualmente verso il valore storico, prossimo al 14%. L'arresto deliberato della crescita ha invece determinato un innalzamento persistente su valori oltre il 16%”.
“La risposta europea, a fronte di una crisi esterna, di tagliare i "costi" salariali, che visti dal lato del lavoratore sono un reddito, e visti dal lato dell'INPS sono un contributo - considerando che il gettito contributivo dipende dalla massa salariale - ha determinato la svalutazione del lavoro”, ha concluso Bagnai, “Pertanto, se le minacce alla sostenibilità del primo pilastro vengono dalla mancata crescita, a sua volta causata da tagli degli investimenti eseguiti in ossequio a regole di bilancio, bisogna ripartire dalle regole di bilancio, evitando che esse richiedano il taglio degli investimenti in condizioni di crisi”.
Nessun commento:
Posta un commento