L'AQUILA - "Vediamo allora cosa ci ha detto il Meteorologo aquilano.Con l'avvento del peggioramento che, come previsto, ha riportato forte maltempo in tutta l'Italia, a livello di mesoscala si è andato instaurando un nuovo setting barico circolatorio.Questo però non deve portare a pensare che è in atto un' imminente glaciazione.Le correnti in questa fase, complice un Vortice Polare destrutturato, si dispongono più per meridiani che accompagnate da una componente zonale.
Insomma, l'inverno astronomico entrato in gioco il 21 dicembre, da questo momento potrebbe iniziare a produrre i primi frutti.Un primo evento invernale si avrà tra domani e mercoledì.
La cartina prevista per le 14 di domani, mette chiaramente in evidenza una depressione attiva sull'Italia, centrata sulla mediana italica ed in parte alimentata da aria fredda.
Da domani ( oggi per chi legge) è previsto lo scorrimento proprio di questa aria fredda verso l'adriatico. Ciò avverrà dalla tarda mattinata e il suo culmine si avrà martedì.
A seguito di ciò si avrà forte instabilità, soprattutto sul versante adriatico. La possibilità di precipitazioni e nevicate fin sopra i 400 metri non è assolutamente da escludere. Anzi, è proprio in questi casi che il versante orientale della penisola gode di un maggiore apporto precipitativo.
In una condizione come questa i monti dell'appennino che più si affacciano verso il mare Adriatico faranno il pienone di neve.
Tra questi citiamo, ovviamente, il massiccio del Gran Sasso e la Maiella i quali impianti invernali potranno godere del meglio che ci possa essere in questi casi.
Più riparate saranno le zone occidentali dell'Italia in generale e dell'appennino in particolare.
Martedi giornata fredda seppur con un tipo di tempo condizionato dalla ferita barica prodotta dal peggioramento dell'Epifania.
Il prosieguo della settimana potrebbe avere una buona opzione per il freddo.
Come già affermato da Bernardi in una precedente uscita tutto potrebbe avvenire per via di un un nucleo freddo in quota previsto spostarsi dapprima verso la Spagna salvo poi, sarà un po' come se girasse in una rotatoria, invertire la marcia e ridirezionarsi versa una parte dell'Italia che al momento non è dato captare con precisione.
Sarà proprio l'esatta ubicazione di questo nucleo a dettare le sorti meteo della seconda metà della settimana e dell'arrivo di una possibile fase molto fredda sull'Italia. In tal caso questo motorino barico potrebbe fungere quale calamita per l'aria artica presente sul comparto centro orientale del continente europeo.
Da seguire, quindi, il passaggio della goccia fredda in quota perché non è detto possa riservare sorprese bianche sull'Italia e fino a bassissima quota.
Un altro step da seguire è quello di metà mese. Ci sono segnali di una possibile colata artica fin sull'Europa centrale.
La cosa che bisognerà capire è se l'Italia sarà colpita o meno da quello che ha tutta l'aria di essere un autentico collasso del Vortice Polare.
Al momento, però, la radice dell'alta pressione sull'atlantico non è forte.
Avere, infatti, un anticiclone forte sull'oceano è estremamente importante ai fini della giusta strutturazione barica capace di fare arrivare aria artica nel Mediterraneo.
Una bassa pressione, che seppur debole è prevista formarsi nelle parti delle isole Azzorre, potrebbe disturbare e non poco la possibilità che il freddo possa colpire in pieno la nostra penisola.
Ci sarebbero tre ipotesi ma per potervele fare meglio capire, così come merita un pubblico attento, vi invitiamo a riascoltare la puntata di ieri cliccando sul seguente link"
https://fb.watch/probAi4nUY/
( a cura di Mauro Nardella)
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