Si comincia quest'anno con un programma che tra il 10 e il 13 agosto rievocherà la distruzione dell’antica Celano avvenuta 800 anni fa, ovvero nel 1223, per concludere poi il quinquennio federiciano nel 2027 con le celebrazioni rievocative degli 800 anni della ricostruzione della città di Celano, avvenuta appunto nel 1227 e dove sorge attualmente la città castellana dei Piccolomini che Federico II inizialmente voleva chiamare Cesarea.
“La nostra iniziativa – prosegue il Sindaco Santilli - sta suscitando da tempo interesse, curiosità e approfondimento da parte di personaggi di un certo spessore culturale e divulgativo. C’è interesse per la nostra città che è ricca di valori culturali, di importanti tracce di memorie storiche che ancora oggi rappresentano i capisaldi di una realtà importante ma che ancora è tutta da scoprire nei suoi connotati più profondi e spesso poco conosciuti se no da una ristretta cerchia di esperti o ricercatori storici. Il nostro programma dal 10 al 13 agosto quest'anno si svilupperà con l'apertura il 10 agosto con un convegno storico, moderato dal dott. Mario Prignano caporedattore del Tg1, organizzato in collaborazione con l'Università Federico II di Napoli, l'Università della Basilicata, l'ambasciata Maltese, perché nella piccola isola del Mediterraneo furono deportati i celanesi a seguito della distruzione di Celano e illustri studiosi dello Stupor Mundi a partire dal professor Fulvio Delle Donne, professor Stefano D’Ovidio e dall'ex Ministro Ortensio Zecchino, il professor Giuseppe Grossi e delle istituzioni scolastiche con la professoressa Gigliola Ciaccia”.
“Nell’ambito degli eventi, che auspichiamo possano richiamare una gran numero di visitatori, un rilievo particolare spetta all'inaugurazione l’11 agosto di un percorso storico dove sorgeva l'antica Celano sul Monte Tino. Con “Bastioni e Bastimenti” il 12 agosto sarà riproposto uno degli eventi enogastronomici più riusciti, partecipati e divertenti del nostro territorio. Chiuderemo il programma il 13 agosto con la simulazione della distruzione e l’incendio del Castello Piccolomini utilizzando dei video mapping e dei concerti di fuoco pirotecnici” – conclude il Sindaco Santilli.
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