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sabato 4 febbraio 2023

" IL METEOROLOGO STEFANO BERNARDI ANNUNCIA GELO IN ARRIVO. UNA PREVISIONE QUELLA FATTA DAL PROFESSIONISTA ABRUZZESE CHE VUOLE FUNGESSE DA MONITO PER I CATASTROFISTI DEL NON INVERNO"

L'AQUILA - "Un nocciolo di aria fredda scenderà sul Nord Ovest Italia dal nord Europa per poi spostarsi verso la Francia meridionale e la penisola iberica. Questo moto retrogrado farà da polo attrattivo per gelide correnti artico- continentali provenienti da Est che riporteranno in auge abiti e cappotti pesanti.È questo in sostanza quello che è emerso dalla classica diretta meteo del noto meteorologo aquilano Stefano Bernardi.Dopo alcuni giorni di apparente bel tempo, seppur si siano raggiunti negli altipiani abruzzesi temperature finanche di -25°C per via dell'irraggiamento notturno e dell'effetto Albedo, ritornerà in pompa magna il grande freddo. Quel freddo che ancora una volta farà ricordare ai catastrofisti di aspettare  che la stagione finisca prima di sentenziare un 2023 senza inverno.Da quanto detto da Bernardi il freddo sarà pungente ma scevro da importanti precipitazioni. L'aria simil siberiana in arrivo non sarebbe in grado di produrre vortici depressionari e per questo motivo non in condizione di produrre corposi sistemi nuvolosi.
C'è solo da presupporre l'instaurazione del cosiddetto fenomeno ASE ( Adriatic Sea Effect), una particolare situazione che porterebbe alla produzione di nubi da contrasto per via dello scorrimento di aria gelida su una superficie marina notoriamente più calda. Questa particolare conformazione meteo potrebbe unirsi, per via della particolare orografia del terreno,  ad una condizione di Stau sul versante adriatico che potrebbe essere in grado di fare materializzare precipitazioni anche di una discreta importanza.




Le sole condizioni di Stau invece potrebbero verificarsi sul Piemonte occidentale laddove la conformazione delle Alpi e l'aria fredda proveniente da est potrebbero rappresentare un sistema combinato di situazioni in grado di produrre nevicate.
Insomma non sarà un inverno che entrerà negli annali ma di sicuro non sarà l'anno del non inverno quello che stiamo vivendo".




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