Silvano Fusco, tra i più celebri violoncellisti della sua generazione, più volte ospite di Tagliacozzo Festival, torna nella rassegna insieme a Ripalta Bufo, una delle rivelazioni nel campo della musica internazionale, la cui voce si sta facendo strada nel grande mondo della lirica. È diventata popolare per essere anche stata una delle protagoniste di un’edizione di "Italian's got Talent" cercando di riportare l’opera al grande pubblico. A confermare il suo successo sono stati anche gli apprezzamenti dei conduttori de La Barcaccia, il più grande, critico e longevo programma radiofonico sull’opera lirica.
Bufo, come nasce la sua passione per la musica?
«E’ stata la musica a prendermi per mano, o almeno mi piace davvero pensarla così. Avevo solo 6 anni quando i miei genitori, che ringrazierò per tutta la vita, mi iscrissero ad una scuola di musica ed iniziai a suonare prima il sax, poi il clarinetto. Il canto è arrivato qualche anno dopo ed è stato un crescendo. Da autodidatta ho vinto tanti concorsi di musica leggera, ma l’opera era per me è un mondo troppo affascinante per restare sconosciuto. Mi divertivo cantando i Matia Bazar e gli acuti di Antonella Ruggero, ma poi restavo ore ad ascoltare Maria Callas ad occhi chiusi ed a farmi trasportare dall’emozione».
Qual è stato il momento in cui ha deciso che la musica era la parte principale della sua vita?
«Quando dopo un mio concerto, mi si avvicinarono due donne commosse e ringraziandomi mi dissero “oggi con il tuo canto ci siamo sentite più vicine a Dio”. Le loro lacrime così sincere sono state il mio input. Ero consapevole del mio dono, ma quando ti rendi conto di poter emozionare, anche inconsapevolmente, arriva la svolta. La musica è sempre stata la parte principale della mia vita e più passa il tempo più mi rendo conto che senza non potrei viverci. La mia è anche un po’ una missione, una sfida continua con me stessa e con i limiti di una mentalità arcaica che vede la lirica come un genere d’elìte. Basta con stereotipi, l’opera è per tutti, soprattutto per i giovani».
Il Festival continua l’11 Agosto con il Concerto di Morgan con l’Orchestra Sinfonica Abruzzese e il 12 con Fabrizio Moro.
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