Se si pensa al fatto che la Scuola di istruzione rappresenta uno dei pochi indotti rimasti va da sé che nella politica generale delle istituzioni abruzzesi il minimo che si possa fare è difenderla a spada tratta.
Se non si interviene subito tutto questo potrebbe essere messo a rischio a partire dai più elementari diritti soggettivi del personale facente parte del quadro permanente.
Una proposta di soluzione la UIL PA all'Amministrazione Penitenziaria gliela vuole passare.
Elaborare ad esempio un interpello a livello regionale tra gli 8 penitenziari presenti e permettere magari a 5 persone con molti anni di lavoro in carcere alle spalle di utilizzare la loro eventuale esperienza lavorativa presso la scuola posta alla base dell'eremo di Celestino V per ristorarsi dalle tossine accumulate in carcere.
In cambio la Scuola potrebbe ricevere consigli utili in termini professionali attingendo dall'esperienza maturata in carcere proprio dagli eventuali baschi blu che in essa verrebbero distaccati e magari, al fine di estendere a quante più persone possibile tale opportunità, effettuando varie rotazioni tra coloro i quali vorrebbero aderire senza oneri a carico dell'Amministrazione.
Insomma salvaguardare la Scuola di Istruzione di Sulmona potrebbe riservare tutta una serie di aspetti positivi che andrebbero incontro non solo alle esigenze del personale del quadro permanente oramai esausto ma dell'intera comunità sia essa Penitenziaria che territoriale.
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