“Era quindi doveroso modificare le procedure di acquisto, aspetto condiviso da tutti i chirurghi, per recuperare risorse e reinvestirle per potenziare organici e tecnologie”
“Da parte sua la direzione Asl ha riconosciuto che in questa fase di transizione bisognava procedere comunque agli acquisti di presidi necessari per il proseguimento dell’attività operatoria”
“Per quel che riguarda il personale”, prosegue Di Stefano, “alcune sale operatorie sono in sofferenza perché gli infermieri spostati ai reparti Covid non sono stati sostituiti, difficoltà colmate grazie alla dedizione del personale di sala operatoria che ha effettuato turni aggiuntivi molto gravosi; la direzione Asl ha assicurato che al più presto tali carenze verranno colmate”
“Mi auguro, come sta già accadendo, che vi sia un dialogo sempre più continuo e serrato fra gli operatori della chirurgia e i vertici Asl al fine di centrare l’obiettivo di gran lunga più importante, la cura e l’assistenza del malato”
“Anche se non adeguatamente divulgate”, conclude Di Stefano, “la nostra azienda è fatta di eccellenze che le consentono di essere la prima in Abruzzo per mobilità attiva”
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