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martedì 18 gennaio 2022

CAPPELLA MAZARA, LAVORI DI ORDINARIA MANUTENZIONE DA PARTE DEL COMUNE DI SULMONA

SULMONA - Lavori di ordinaria manutenzione da parte del comune, nel cimitero di Sulmona, presso la Cappella Mazara, che in passato è stata protagonista di numerosi furti ad opera di ignoti.Il comune di Sulmona, diventato proprietario della struttura, in questi giorni sta effettuando dei lavori di pulizia all'interno del recinto.Dopo vari tentativi di restauro, che non hanno avuto purtroppo esito positivo, la situazione attualmente è quella che si vede."La cappella dei Baroni Mazara è sicuramente uno dei più belli ed espressivi monumenti di Sulmona. A pianta cruciforme di chiara tendenza neoclassica fu commissionata da Francesco Mazara, barone di Schinaforte, per commemorare la memoria del padre Gentile. L’opera, iniziata nel 1906, fu completata nel 1910 su progetto dell’ingegnere Domenico Poillucci e ha raggruppato le migliori maestranze locali dell’epoca per la sua realizzazione. L’artista di maggior rilievo che ha operato nel monumento è certamente lo scultore Giovanni Granata che ha realizzato: un angelo di marmo, posizionato al lato del cancello principale; due statue che posano sui sarcofagi all’interno della cappella rappresentanti la carità segreta e l’Angelo della Morte; lo stemma, sorretto da due puttini di marmo; lo scheletro di bronzo che sovrasta lo stemma stesso. Altri nomi sono i marmisti Vincenzo Di Renzo da Sulmona e Onorato Renzo da Roma, lo scalpellino Francesco Pagliaro e lo stuccatore Arnaldo Di Ramio. Una nota particolare va alle opere in ferro battuto, recinzione e cancello, realizzate dai fratelli Ranieri di Guardiagrele che, purtroppo, sono state trafugate. La cappella è stata venduta al comune di Sulmona il 20 novembre 1997 da Pier Paolo D’Agostino Orsini ultimo erede della famiglia Mazara. Nel 2013 il Rotary Club Sulmona aveva avviato una sottoscrizione pubblica per recuperare l’immobile e nel 2014 aveva dato seguito con un intervento di bonifica liberando la cappella gentilizia da sterpaglie e vegetazione spontanea. Ma dopo sei anni si è tornati al punto di partenza.

Cappella cimiteriale Barone Mazara

SULMONA, 1906

A pianta cruciforme di chiara tendenza neoclassica, è circondata da un recinto con pilastri modanati sormontati da urne con fiamma perenne. Le opere in ferro battuto, inferriate e cancello, realizzate dai fratelli Ranieri di Guardiagrele, sono state recentemente trafugate. Ne rimane solo un’anta del cancello di entrata (scheda OA 1300301364), con decorazione a motivi vegetali. Al centro della croce, con copertura a falde inclinate, è collocata la cupola a pianta ottogonale, estradossata con costoloni. Il tamburo presenta aperture e la lanterna decorazioni a volute. La cappella è preceduta da un vestibolo con soffitto a lacunari, colonne e paraste su plinti, con base modanata e capitelli corinzi. La trabeazione presenta architrave con intestazione cappella in metallo a rilievo e decorazioni floreali scolpite, cornice modanata con decorazione a dentelli e coronamento con terminazione mistilinea, acroteri alle estremità e croce sommitale. Al centro del timpano è collocata la data di realizzazione della cappella. Il portale di ingresso (scheda OA 1300301363), realizzato da Giovanni Granada è architravato e raggiungibile tramite tre scalini di accesso collocati tra alti plinti. Presenta un avancorpo sporgente con volute decorate a motivi vegetali che sorreggono un arco a tutto sesto decorato con torce accese incrociate e una clessidra. In asse con il portale è collocato un rosone con croci inscritte. Sull’ultimo scalino a destra è presente una statua, assimilabile dal punto di vista iconografico all’angelo della morte per la presenza di un attributo, una torcia rovesciata, simbolo della vita che si interrompe. Sulla cornice modanata con decorazioni a fogliame è collocato lo stemma nobiliare affiancato da due putti e più in alto una scultura rappresentante la morte. Il rivestimento del vestibolo è in lastre di marmo grigio, mentre quello dei fronti laterali e del prospetto su retro, con finestra arcuata, in maioliche bianche".




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