ULTIM'ORA NAZIONALI

ULTIME NOTIZIE - Gli ucraini smentiscono la resa di Pokrovsk. Due ministri si dimettono - Un bimbo di 2 anni muore soffocato in un asilo nido - Ex Ilva, dalla cig al nuovo pretendente: ecco il piano a 4 anni - Valditara: "Falsità sui femminicidi, vergogna". Bagarre in Aula alla Camera - Il Garante respinge le accuse "Il collegio non si dimette"-

news

News in evidenza

NEWS IN EVIDENZA - Nuove email di Epstein: "Trump ore a casa mia con una ragazza". Axios, "è Virginia Giuffre"

ULTIME NOTIZIE DALLA REGIONE

ULTIM'ORA Orsa e cuccioli avvistati a Palombaro, la sindaca 'non avvicinatevi' - Case spiate all'Aquila, interrogato l'indagato "filmati non venduti né diffusi"- Topi nel tribunale dell'Aquila, in corso la derattizzazione - Successo per il Chocofestival, Chieti capitale del cioccolato -

Sport News

# SPORT # Primo giorno di lavoro di Gorgone come nuovo tecnico del Pescara - Pescara Calcio: Da oggi comincia ufficialmente il nuovo corso affidato a Giorgio Gorgone - Pescara calcio: c’è l’accordo, panchina a Gorgone. Ufficiale l’esonero di Vivarini -

IN PRIMO PIANO

L’AQUILA, OPERATO PAZIENTE DI GAZA

L’AQUILA - "Nella mattinata di oggi è stato sottoposto ad intervento chirurgico, presso l'ospedale San Salvatore dell'Aquila, i...

TOP NEWS

TOP NEWS REGIONE ABRUZZO

FACEBOOK LIVE - LE DIRETTE STREAMING DI CENTROABRUZZONEWS

lunedì 25 gennaio 2021

BUONE NOTIZIE SULLA POPOLAZIONE DI CAMOSCIO APPENNINICO DEL PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO LAZIO E MOLISE

PESCASSEROLI - "Una specie unica, un simbolo dell’Appennino da tutelare
Come ogni anno, in estate e in autunno il personale del Servizio Scientifico e del Servizio di Sorveglianza del Parco è stato impegnato a portare a termine il monitoraggio della popolazione di camoscio appenninico all'interno del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise
. Il camoscio appenninico è un endemismo dell'Appennino Centrale, un animale unico al mondo che ha seriamente rischiato l'estinzione nel secolo passato. Grazie alla fondamentale azione di protezione e tutela del PNALM è stato possibile salvare questa meravigliosa specie, anche a seguito di alcune importanti operazioni di reintroduzione avvenute a partire dagli anni ’90 nei massicci della Maiella, del Gran Sasso, dei Sibillini e del Sirente-Velino. Nonostante negli ultimi anni la popolazione di camoscio conti circa 3500 individui in tutto l’Appennino, questa sottospecie non è ancora uscita dal rischio di estinzione e per questo continua a essere protetta da numerose leggi e normative, nazionali ed europee. Proprio in virtù del suo valore conservazionistico, il PNALM svolge ogni anno monitoraggi sul camoscio che sono fondamentali per definire il numero minimo certo degli individui, registrare le fluttuazioni annuali, evidenziare alcune criticità nella popolazione e soprattutto analizzare i trend demografici nel lungo periodo.
Il monitoraggio del camoscio si svolge attraverso le conte in simultanea degli animali: questo metodo permette di determinare il numero minimo di individui presenti in un’area distinti per sesso ed età e di acquisire alcuni parametri di popolazione molto importanti come gli indici del successo riproduttivo (numero di capretti/sul totale della popolazione) e quelli di sopravvivenza al primo anno di vita (numero di capretti che superano il primo anno di vita).
I risultati del 2020
I dati raccolti e analizzati nel 2020 non si discostano molto da quelli degli anni precedenti e ci descrivono nel complesso una popolazione stabile e in equilibrio, con parametri vitali tipici di una popolazione storica. Ma, in alcuni settori del Parco, però sono stati registrati anche parametri di popolazione particolarmente dinamici. Nel settore del massiccio del Marsicano negli ultimi anni è stata registrata una crescita esponenziale dei branchi, con tassi riproduttivi molto più elevati rispetto al resto della popolazione. Proprio con l’obiettivo di meglio comprendere queste dinamiche, il Parco negli ultimi anni ha raddoppiato le giornate dedicate ai conteggi in modo da  estendere il monitoraggio anche nelle aree di recente colonizzazione del camoscio. La ricolonizzazione e la rapida crescita osservata sul monte Marsicano, la stabilità della popolazione nei settori storici dell’areale, la disponibilità di habitat idonei, nel Parco e nella sua area contigua, mostrano l’importanza delle azioni di conservazione intraprese in questi anni.
Fra queste la riduzione al minimo delle fonti di disturbo nei periodi più delicati della vita del camoscio: un'azione che il Parco porta avanti con le restrizioni temporanee sull'utilizzo di alcuni sentieri, una limitazione necessaria per salvaguardare questa specie unica, simbolo vero dell'Appennino Centrale!"

Nessun commento:

CENTROABRUZZONEWS

centroabruzzonews : SULMONA

stampa la pagina