SULMONA - "La CST UIL Adriatica Gran Sasso e’ stata chiamata in causa da affermazioni rilasciate a mezzo stampa dalle sigle sindacali Sappe, Fns Cisl, uspp e Osap che intendono fare chiarezza sulla situazione della casa di reclusione di Sulmona, prendendo le distanze dalle modalita’ operative della UIL e rigettando un eventuale unita’ sindacale al fine di tutelare quel personale dipendente che garantisce il proprio operato in condizioni difficili ,ma mostrando sempre e comunque una serieta’ professionale ed un alto spirito di abnegazione e attaccamento al lavoro a cui la UIL riconosce onore e merito.La UIL da sempre e’ impegnata a garantire ai lavoratori il rispetto del contratto di lavoro e il rispetto della legge sulla sicurezza per chi opera in un settore molto
particolare come quello carcerario e di conseguenza ha sempre fatto emergere, tramite
il lavoro espletato con serieta’ professionale dai propri dirigenti della UILPA, le problematiche dei dipendenti, utilizzando tutti i mezzi possibili, sensibilizzando sia le istituzioni competenti che l’opinione pubblica e ottenendo risultati soddisfacenti, riconosciuti da tutti i dipendenti che hanno scelto la UILPA come proprio sindacato e facendola risultare come primo sindacato alle votazioni per il rinnovo delle RSU.
Noi come UIL siamo contrari a lavorare in silenzio o a mettere la testa sotto la sabbia,ma di contro preferiamo anche denunciare pubblicamente i problemi che emergono, invitando le istituzioni ad aprire tavoli di confronto e a prendere le necessarie e corrette decisioni per la risoluzioni dei problemi dei lavoratori.
Non crediamo che cio’ sia sbagliato, ma e’ chiaro che tutto cio’puo’ creare un enorme imbarazzo a chi lavora sempre in silenzio perche’ non abituato ad emergere e a dire apertamente quale e’ l’effettivo pensiero,ma noi come UIL siamo convinti che le problematiche dei lavoratori devono sempre essere affrontate e possibilmente risolte in tempi brevi alla luce del sole e senza paura di essere criticati,arrivando anche a tracciare le linee guida per raggiungere l’obiettivo che rimane sempre quello della tutela dei lavoratori.
La UIL non ha super eroi, ma ha solo seri e onesti dirigenti sindacali che prima di essere sindacalisti, sono dei lavoratori che lavorano insieme ai lori colleghi,che vedono le problematiche e che a differenza di tanti difensori del popolo, hanno il coraggio di mettersi in prima linea per garantire a tutti il rispetto delle regole e che sono in grado di risolvere il problema anche facendo a meno di un eventuale unita’ sindacale".
IL SEGRETARIO GENERALE
CST UIL ADRIATICA GRAN SASSO
Fabrizio Truono
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