SULMONA - Presenti atleti, Sindaci e amministratori comunali, Amministratori provinciali e regionali, imprenditori, presidenti di DMC, appassionati dello sci, figure di rilievo quali responsabili tecnici degli impianti di risalita e dell'intero bacino sciistico dell'Alto Sangro e Altopiano delle Cinque Miglia, il responsabile della comunicazione dello Skipass Altosangro, rappresentanti di associazioni sportive del territorio.Dati statistici alla mano sono stati tracciati diversi percorsi di sviluppo e di integrazione, ma la più piacevole proposta è la candidatura di Sulmona a capitale della montagna Abruzzese, interessante proposta caldeggiata dal Presidente della Provincia di L'Aquila e dai Sindaci intervenuti.
Sono state premiate le famiglie Del Castello e Colecchi per la tenacia con la quale portano avanti da anni solidi progetti imprenditoriali."Ringraziamo le delegazioni del Lions e del Rotary Club, il SUSki, ASHA ed Emanuele Caputo.Grazie di cuore a tutti per la passione con la quale siete intervenuti".
L’Alto Sangro e la Valle Peligna possono diventare un unico bacino turistico e per farlo occorre un’apposita legge regionale sulla montagna che ponga la città di Sulmona come capofila. La proposta è stata lanciata dal presidente della Provincia dell’Aquila e sindaco di Castel di Sangro Angelo Caruso nel corso della conviviale del 44° anniversario del Panathlon di Sulmona che è stata dedicata agli sport invernali. Presenti gli attori dei due territori che intendono passare dalle parole ai fatti per giungere ad un sistema turistico integrato. “Quando l’Alto Sangro – ha affermato il sindaco di Roccaraso Francesco Di Donato – si riempie di turisti si sviluppano presenze anche negli altri territori. Ne ha beneficiato molto Castel di Sangro e se si lavora ancora potrà farlo anche Sulmona”. La linea prospettata trova pienamente d’accordo il sindaco di Sulmona Annamaria Casini. “Le due aree – ha dichiarato – sono interconnesse storicamente e complementari sotto vari aspetti. L’Alto Sangro e la Valle Peligna possono favorire in maniera reciproca il proprio sviluppo turistico. Occorre fare un salto di qualità dal punto di vista dell’attrazione turistica e della capacità di organizzare il nostro sistema giungendo inoltre al potenziamento dei trasporti. La Valle Peligna può essere luogo di vacanza e gli ospiti delle settimane bianche in Alto Sangro potranno fruire delle notevoli attrattive culturali e naturalistiche del comprensorio sulmonese”. Nel corso della serata il ricercatore Aldo Ronci ha illustrato i dati socio-economici sottolineando che l’Alto Sangro rappresenta il motore del Centro Abruzzo con 500 persone che lavorano nel turismo. “Tutto questo – ha sostenuto Ronci – è importante per il territorio ma ci sono anche due punti deboli, il primo è rappresentato dallo spopolamento dei piccoli comuni dell’Alto Sangro e l’altro dalle presenze estive di gran lunga inferiori rispetto a quelle invernali”. Dal 2014 al 2017 le presenze in Alto Sangro hanno avuto una media di 440 mila all’anno con un incremento dell’1,2% a differenza della Valle Peligna che ha visto scendere la percentuale sul turismo del 13,4%. Da qui la necessità di creare un unico bacino per rilanciare le sorti della Valle Peligna tramite il sostegno del territorio altosangrino che negli anni ha sviluppato molto gli sport invernali e nel 2021 ospiterà a Roccaraso i campionati mondiali rotariani di sci. La conviviale è stata utile per premiare l’atleta emergente dello sci Lorenzo Caputo ed il papà Emanuele, i rappresentanti del SUski, il presidente dell’associazione sci handicap Abruzzo Pietro Trozzi e le famiglie Del Castello e Colecchi che da anni portano avanti validi progetti imprenditoriali. Bilancio positivo dell’incontro organizzato dal Panathlon che ha reso soddisfatto il presidente Luigi La Civita. “Sono state gettate le basi – ha detto – per un unico progetto di sviluppo tra Sulmona e l’Alto Sangro”.
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