SULMONA - Visita a sorpresa questa mattina del Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, a Sulmona. Il Ministro è stato ricevuto dal Presidente del Tribunale di Sulmona, Giorgio Di Benedetto. Un blitz che avviene in piena campagna elettorale. Da Bonafede ci sono state numerose risposte sull’annunciata revisione della riforma della geografia giudiziaria e sull’ampliamento dell’organico.
“Qui a Sulmona ho trovato una realtà virtuosa e cercheremo di recuperare quei criteri trascurati nella precedente riforma che valorizzano le specificità territoriali e strutturali. Raggiungere un tribunale facendo 100 chilometri di autostrada e raggiungerlo facendo 100 chilometri di strada tortuosa e di montagna è sicuramente cosa diversa. E garantiremo il servizio di giustizia a tutti i cittadini, anche a quelli che abitano in luoghi più disagiati e distanti”. E’ questa la sintesi della mattinata tutt’altro che tranquilla per il Tribunale di Sulmona dopo il blitz del Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Una vera e propria visita a sorpresa. Prima il colloquio con il Presidente del Tribunale, Giorgio Di Benedetto e il Vice Presidente del Consiglio dell’ordine degli avvocati Piercarlo Cirilli. Poi la visita al secondo piano del Palazzo di Giustizia e alla fine l’incontro con i giornalisti. Dopo la proroga si spinge il piede sull’acceleratore per rivedere la riforma della geografia giudiziaria e ampliare l’organico del Tribunale, senza tralasciare gli uffici di prossimità che non sostituiranno i singoli presidi giudiziari, come ha ricordato il Ministro. “Non sono sostitutivi dei tribunali, stiamo pensando, per esempio, di aprirli negli ospedali”- ha chiarito Bonafede spiegando che nella legge di bilancio, è prevista l’assunzione attraverso concorso pubblico di circa 3 mila persone, saranno valutate le sedi che necessitano di essere potenziate. Il Ministro glissa la domanda sul caso Diciotti e la tenuta del governo per “non spostare l’attenzione”- sottolinea. Al momento non è dato sapere in quanto tempo sarà rivista la riforma. Stiamo lavorando” ha concluso il Ministro “ma non abbiamo la bacchetta magica”.
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