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giovedì 16 febbraio 2017

LA PROVINCIA DECIDA COSA FARE SUL DE NINO-MORANDI

SULMONA - Li manda su tutte le furie la revoca dell'affidamento dei lavori al all'Istituto Scolastico "De Nino-Morandi", nonostante la realizzazione di un progetto ex novo, e questa mattina hanno chiesto  un nuovo affidamento per restituire, entro settembre prossimo, il plesso scolastico alla città. Ad alzare la voce due imprenditori peligni Nicola De Simone (Afi) e Filippo Bocci (Cmp) che nel 2011 arrivarono secondi nella gara d'appalto per eseguire i lavori.
Una seconda posizione che, però, si è trasformata in prima quando la ditta appaltratrice dei lavori è fallita. Fu allora che gli imprenditori sulmonesi realizzarono un progetto nuovo con un impegno di spesa di circa trecentomila euro. Progetto che non è stato mai avallato ed affidato dai dirigenti  tecnici della Provincia dell'Aquila. Un'annosa questione che, ad oggi, vede ancora il plesso scolastico senza ristrutturazione se non per una parte. Il problema, stando a quanto scritto dagli ufficio tecnico provinciale, risiederebbe in un rispetto della norma (tra vecchio e nuovo progetto). Una sorta di "scusa" che a detta degli imprenditori non esisterebbe visto che loro erano pronti a lavorare sia con la prima che con la seconda ipotesi. Oggi, a distanza di anni gli imprenditori chiedono di fare chiarezza e promettono il trasferimento degli atti alla Corte dei Conti che dovrà capire cosa sta accadendo. 


"Siamo sgomenti - hanno dichiarato i due imprenditori - non riusciamo a capire per quale motivo tutto rimane in stand by nonostante abbiamo speso già 300mila euro per realizzare un progetto antisismico che metterebbe in sicurezza l'intero plesso. Noi, abbiamo operato nel rispetto della legge e la Provincia deve fare altrettanto. Ad horas noi possiamo soltanto dire alla città che siamo in grado di riconsegnare la scuola in sei mesi. Quindi, qualcuno dovrà prendersi le proprie responsabilità nei confronti della città ma soprattutto degli studenti".