SULMONA – Fino a sei ore di fila al giorno per accedere a una prestazione del reparto di urologia dell’ospedale di Sulmona. Un’odissea che continua per i pazienti ma, per il Direttore dell’U.O.C. Giovanni Di Federico, la responsabilità è da attribuire alla Als Avezzano-Sulmona-L’Aquila che non manda altro personale. “Da tre anni mi ritrovo a gestire la stessa situazione, portando avanti l’attività urologica di questo ospedale”-
“Mi ritrovo con tre medici complessivamente, due dirigenti medici di cui uno è stato mandato sul territorio. Questo mi porta ogni giorno a soddisfare l’utenza e a restare operativo fino alle ore 18”- spiega Di Federico. “Una situazione è diventata insostenibile perché con il personale che abbiamo non possiamo andare avanti. Ho chiesto un incremento da questo punto di vista”- incalza il Direttore- spiegando che la pianta organica del reparto prevede un dirigente di secondo livello e quattro dirigenti di primo livello. Servono a questo punto altre due unità perché urologia possa operare con più serenità, senza patema d’animo. La mole di lavoro ogni giorno è abbastanza intensa se si considera che da gennaio ad oggi sono stati eseguiti 380 interventi chirurgici, senza contare il numero di esami giornalieri. Il potenziamento di urologia è stato al centro dell’ultimo vertice fra il sindaco di Sulmona Annamaria Casini, l’assessore regionale Andrea Gerosolimo e il Manager della Asl Rinaldo Tordera. Quello del Direttore Di Federico è una sorta di grido d’allarme perché cessi la carenza cronica di personale che va avanti ormai da tre anni.
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