il 24 settembre al Castello Orsini di Avezzano e il 15 ottobre a Teramo all'Auditorium San Carlo. Le opere di Giuseppe Verdi e di Gioacchino Rossini vengono così abilmente interpretate sulle sei corde grazie alla professionalità e all’amore per la musica del chitarrista e docente Federico Quercia, napoletano di origine e abruzzese di adozione.
Quercia, formatosi nella prestigiosa scuola chitarristica napoletana e laureatosi a pieni voti presso il Conservatorio di Musica “S. Pietro a Majella” di Napoli, all’età di 35 anni, chitarra in spalla e senza meta, si trasferisce in Nuova Zelanda con l’intenzione di insegnare ai maori a suonare questo strumento. Dopo essersi esibito nei teatri e nelle sale da concerto più prestigiose del paese, solo per citarne alcune: Canterbury University, Auckland Town Hall, James Hay Theatre, Great Hall in The Arts Centre, Centro Culturale Russo, Istituto Italiano di Cultura, Aurora Performing Arts Centre, Lincoln University, ha ottenuto, nel 2005, la cattedra presso l’Università di Auckland, e a seguire quella dell’Università di Waikato ad Hamilton. Contemporaneamente ha svolto attività di docenza in diversi College, alcuni dei quali frequentati prevalentemente dai maori. Nel 2009 è arrivato un altro prestigioso riconoscimento: la nomina a professore presso L’Università de Las Americas a Santiago del Cile.
Durante questi 12 anni di carriera artistica ha girato il mondo esibendosi come solista ed in formazioni da camera in Europa, Stati Uniti, Australia, Cile, Nuova Zelanda.
I 12 anni di viaggi sono stati per Quercia non solo un periodo di esperienze costellate di successi, attraverso sia la vita accademica che quella concertistica, ma anche un fase della vita disseminata di sfide difficili da affrontare, superate brillantemente, che hanno arricchito le capacità artistiche e personali del maestro.
Chitarrista passionale, Quercia rappresenta oggi un modello di musicista in grado di trarre dall’esperienze di vita, attraverso realtà molto diverse da quella europea, lo stimolo a rilanciare l’apprendimento della chitarra attraverso un modello di studio personalizzato volto a tirar fuori la personalità e le doti dell’allievo. Motivo per il quale, dopo essere partito 12 anni fa verso l’altra parte del globo, inseguendo un sogno poi realizzato di insegnare la chitarra ai maori, oggi dirige a Sulmona l'Accademia Chitarristica Sulmonese, dove tiene regolarmente lezioni insieme ad insegnanti di fama internazionale.
La scelta di creare l’Accademia in Abruzzo è nata grazie alla determinazione e chiarezza di intenti artistici del maestro, il quale, dopo un periodo passato ad insegnare in vari istituti comprensivi del comprensorio, si è reso conto di essere portatore di modelli didattici volti a permettere la massima espressione di sé dell’allievo, in contrapposizione con quelli ricorrenti basati sulle lezioni di gruppo, che non permettono all’allievo di esprimersi, tirando fuori al meglio le potenzialità artistiche.
L’Accademia Chitarristica Sulmonese rappresenta per questo oggi una “Scuola di alto profilo e associazione culturale promotrice di eventi prestigiosi nel campo della chitarra. Una nuova realtà musicale presente sul un territorio abruzzese che si pone l'obiettivo di offrire ai ragazzi un'adeguata preparazione musicale e strumentale, senza anteporre fini utilitaristici a quelli etici”. Felici del ritorno in Italia del professor Quercia, attendiamo con vivo interesse il suo primo concerto del 24 luglio a Sulmona.
