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sabato 23 luglio 2016

CARCERE, QUALITÀ E SALUBRITÀ DEI SERVIZI DI MENSA.LA UIL PA SCRIVE AL DIRETTORE

SULMONA - "L’estate calda vissuta a livello climatologico sembra abbia contagiato anche alcune questioni afferenti i servizi mensa dell’intero territorio nazionale. Sono tante, infatti, le vertenze attivate per evidenziare le innumerevoli disfunzioni  dipanatosi nei magazzini e cucine delle mense di moltissimi istituti di pena.
A livelli di qualità di cibi serviti sempre più scadenti fanno da contraltare strutture ed elementi deputati alla conservazione e cottura degli stessi sempre più decadenti.
Dobbiamo ahi noi costatare che anche la C.R. di Sulmona sembrerebbe non essere esente da inconvenienti di particolare gravità e che potrebbero tramutarsi in situazioni debilitanti la salute dei dipendenti che ivi vi accedono.
La speranza ovviamente resta quella di non poter contare su situazioni spiacevoli( malori da parte dei consumatori) per addivenire ad un miglioramento delle condizioni e ad un ripristino di normali condizioni di sicurezza e salubrità. Tradotto in soldoni diremmo che sarebbe il caso di non chiudere la stalla dopo che i buoi siano scappati.
Egregio Direttore sembrerebbe che da diversi giorni, per non dire mesi, siano state segnalate il mancato funzionamento delle cappe aspiranti e il cattivo funzionamento dei frigoriferi utilizzati per la conservazione degli alimenti. Se nel secondo caso il problema va a riguardare solamente chi i cibi serviti li consuma nel primo il problema si ripercuote anche e soprattutto sulla salute di chi si adopera a trasformare in mangiabili cibi altrimenti da scartare.
Potremmo sicuramente dire che sulla qualità degli alimenti serviti concorre un valore del pasto pro capite che supera di poco i 4 euro ma che vede in  soli 2 euro quelli realmente utilizzati per garantire un primo, un secondo, frutta e bevande visto che a quelli stanziati in sede di stipula del contratto su base d’asta  vanno sottratti i costi per il trasporto, la cottura ed il guadagno della ditta che pure ci deve essere per dare un senso a tutto.
Per quanto attiene invece la conservazione degli alimenti stessi e alla loro corretta cottura non possiamo che  puntare il dito contro l’Amministrazione  responsabile delle disfunzioni  avendo la stessa concesso in comodato d’uso i locali e le strutture alla ditta appaltatrice.

La Uil PA Polizia Penitenziaria ritiene irresponsabile quindi:
1.    Consentire l’appaltare pasti per i dipendenti devolvendo pochi spiccioli al confezionamento degli stessi;
2.    permettere che gli alimenti vengano conservati a temperature non consone a quelle previste;
3.    permettere che i cibi vengano cotti senza che vi sia l’aspirazione dei fumi e dei vapori in situazioni, cioè, che oltre a minare la qualità degli stessi coinvolge in negativo la salute delle dipendenti.

Premesso quanto sopra invitiamo la S.V. a farsi immediatamente carico della situazione venutasi a creare e, nel dirimere le problematiche su indicate, a riportare il tutto in condizione di assoluta salubrità. Nel caso fossero riscontrate illegittime situazioni dalla competente ASL alla quale la presente è diretta per quanto di sua competenza, chiediamo l’immediata chiusura della locale mensa e la distribuzione dei buoni pasto agli avente diritto fino al ripristino delle corrette condizioni.
Alla Direzione della CR di Sulmona si chiede altresì ai sensi dall’art. 24, comma 6 del DPR 18 giugno 2002, n.164, la convocazione delle parti per la  ridiscussione deicriteri per la verifica della qualità e della salubrità dei servizi di mensa e per la verifica delle attività di protezione sociale e di benessere del personale.



Al Sig. Direttore della C.R. Sulmona

Al competente Ufficio di Prevenzione Asl

Agli organi di stampa

e, p.c. Al Segretario Regionale UIL PA Polizia Penitenziaria
-Sulmona-


Il Segretario Generale Territoriale


Mauro Nardella