SULMONA- Sulmona in Movimento, presente oggi in sede di Consiglio Regionale a L'Aquila, a sostegno della lotta contro il metanodotto e centrale di compressione SNAM, ha collaborato alla stesura di un emendamento al DEF regionale 2016-2018 che impegna la Regione ad opporsi, con ogni mezzo ed in ogni sede, alla realizzazione della devastante opera. In allegato l'emendamento presentato oggi dal promotore Gianluca Ranieri, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle
EMENDAMENTO al “Documento di Economia e Finanza Regionale 2016-2018” di cui al P.A. n. 44/2015 di iniziativa della Giunta Regionale.Al testo del “Documento di Economia e Finanza Regionale 2016-2018” di cui al P.A. n.44/2015, nell’ambito del “Area Tematica 2: La Crescita Sostenibile”, al punto 5.2.2, dopo le parole “del turismo culturale e ambientale” è inserito il seguente box 2C:
BOX 2C – Metanodotto Sulmona – Foligno e Centrale di compressione del gas a Sulmona
Nell’ambito della prevenzione del rischio sismico, della difesa dal dissesto idrogeologico e di un’economia basata sul rispetto e la tutela dell’ambiente, occorre considerare la costruzione del metanodotto Sulmona-Foligno e della centrale di compressione del gas ad esso connessa come estremamente dannosa rispetto alla salvaguardia del territorio e foriera di seri rischi per le popolazioni dei comuni interessati (18); così come progettate, infatti, queste strutture presentano elevate criticità sul piano ambientale, idrogeologico e soprattutto sismico.
Il tracciato del gasdotto si snoda infatti lungo depressioni tettoniche ed interseca linee di faglia attive su territori storicamente caratterizzati da elevata sismicità, spesso manifestatasi con fenomeni ad elevata magnitudo. Le strutture, quindi, già di per sé pericolose in relazione al prodotto trasportato, infiammabile ed esplosivo, costruite su aree ad altissima sismicità esporranno le popolazioni ed il territorio ad ulteriori e gravi rischi.
L’opera avrà un impatto fortissimo su territori ad elevata qualità ambientale, tra questi: numerose aree protette SIC e ZPS facenti parte della rete natura 2000, Parchi Nazionali (Gran Sasso – Monti della Laga, monti Sibillini, Majella e Parco Regionale Sirente – Velino) e aree sottoposte a vincolo paesaggistico, idrogeologico e/o gravate da usi civici. La realizzazione del metanodotto comporterà, inoltre, l’abbattimento di migliaia di alberi, l’attraversamento di decine di corsi d’acqua e lo sbancamento di valli e crinali, operazioni, queste, che cambieranno in modo permanente lo stato dei luoghi compromettendo un sistema geologico ed ecologico fondamentale per il mantenimento della biodiversità.
La Regione mantiene dunque una forte contrarietà al progetto in questione ed intende opporsi in ogni sede ed in ogni modo possibile alla realizzazione, sotto qualunque forma, della centrale di compressione di Sulmona indissolubilmente legata alla realizzazione del metanodotto Sulmona – Foligno con tutti i rischi che questo comporta.
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