VIDEO INTERVISTA LAURA DI NICOLA
SULMONA-
Il centro antiviolenza “la libellula” e “la casa delle donne” di Sulmona ogni giorno a difesa delle donne vittime di violenza.Da inizio attività nel 2008 oltre 200 le persone prese in carico e sostenute nel percorso di uscita dalla violenza.La Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne del 25 novembre è un appuntamento fisso della Horizon Service per fare un bilancio annuale delle attività dei nostri servizi di genere.
Questa mattina si è svolta una conferenza stampa nell'aula consiliare con la presenza del vice sindaco Luisa Taglieri, Gennarino Settevendemmie, Liliana Caravelli, Laura Di Nicola della Horizon Service e Gianluca Giammarco del Confettificio Pareggi.
"In questa occasione vogliamo ricordare che quest’anno la Casa delle Donne, la prima struttura protetta della Regione Abruzzo dedicata alle donne vittime di violenza, compie 10 anni di attività: per noi è motivo di orgoglio perché ogni giorno, da dieci anni, sosteniamo le donne vittime di violenza nel loro percorso di riappropriazione della vita quotidiana"hanno spiegato Di Nicola e Caravelli."
Dal 2004 abbiamo ricevuto 119 richieste di ingresso di donne sole o con figli e abbiamo avuto la possibilità di ospitare 32 donne e 37 minori allontanate dal proprio domicilio.
"Il nostro Centro Antiviolenza “La Libellula”, il primo Centro costituito nel Centro Abruzzo, è attivo dal 2008 e ha preso in carico in totale 203 donne che si sono rivolte a noi per essere ascoltate, ricevere sostegno psicologico, sociale e legale e avere informazioni nella soluzione dei loro problemi. Nel solo 2015 abbiamo ricevuto 31 segnalazioni, mentre 30 sono state le donne prese in carico: la loro età media è di 35 anni, mentre la ragazza più giovane ha solo 18 anni.Quasi la totalità di esse è di nazionalità italiana (85%), il restante 15% proviene da paesi esteri.
Il 70% di esse risiede nel nostro territorio (Comune di Sulmona e Comuni della Comunità Montana Peligna), l’11% proviene dal territorio della Comunità Montana Alto Sangro e Altopiano delle Cinquemiglia e il restante 19% dalle altre zone della Regione Abruzzo.Delle donne che si rivolgono al nostro Centro Antiviolenza più della metà (52%) è in possesso del Diploma di Scuola Media Superiore, il 33% ha conseguito la Licenza Media e il 15% è laureata.Solo il 30% di esse ha un’attività lavorativa stabile; purtroppo la gran parte di loro (47%) è disoccupata, il 19% lavora “in nero” e il 4% studia.La violenza proviene nell’84% dei casi dal proprio partner o ex partner, nell’8% la violenza è agita da un altro familiare o da un conoscente, mentre un altro 8% la violenza è commessa da persone estranee. Le tipologie di violenza sono le più svariate: nell’84% dei casi si tratta di violenza psicologica, il 63% delle volte è violenza fisica, nel 37% dei casi si tratta di violenza economica e il 30% dei casi è una violenza sessuale. Spesso le donne subiscono più tipologie di violenza allo stesso tempo.Di conseguenza le tipologie di intervento sono per la maggior parte di natura psicologica (85%), nel 66% dei casi svolgiamo una consulenza di tipo sociale, nel 14% offriamo consulenza legale, mentre nell’11% dei casi presi in carico abbiamo proceduto all’inserimento delle donne vittime e dei loro figli in strutture protette.Un dato importante è rappresentato dai minori: tutti i figli presi in carico insieme alle madri hanno assistito o continuano ad assistere ad episodi di violenza, mentre il 30% di loro sono vittime di violenza diretta.“Questi dati dimostrano come il fenomeno della violenza di genere, nonostante negli ultimi anni se ne parli di più rispetto al passato, sia ancora molto diffuso nella nostra società e nel nostro territorio. In Italia una donna su tre subisce una forma di violenza, senza considerare i casi “sommersi”, che sicuramente abbiamo anche nel nostro territorio” dice Gennarino Settevendemie, presidente della Horizon Service Società Cooperativa Sociale.“I dati dei nostri servizi – il Centro Antiviolenza “La Libellula” e La Casa delle Donne – non sono per nulla confortanti, ma ci spingono a raddoppiare il nostro impegno quotidiano per la difesa della donna, sia a livello operativo e professionale, che a livello di informazione e sensibilizzazione. Queste giornate devono servire per fare il punto della situazione e per rilanciare tutte le iniziative necessarie per arginare la violenza di genere. Da 10 anni siamo impegnati quotidianamente nella difesa della donna; ringraziamo vivamente l’Amministrazione Comunale di Sulmona per essere stata al nostro fianco in questa giornata molto importante”, conclude Gennarino Settevendemie.
