ma sulla destinazione d’uso è ancora tutto da stabilire. Invita a mettere palla al centro il capogruppo di Forza Italia Luigi La Civita. “Nelle commissioni competenti – ha detto – dovrà esserci il coinvolgimento di tutto il consiglio comunale sulla decisione che si andrà a prendere”. Sulla stessa lunghezza d’onda il suo collega della minoranza Gianfranco Di Piero (Sulmona al Centro) che insieme ad Alessandro Lucci (Sbic) ha chiesto lumi sulla futura destinazione della polveriera nell’ex Casa Ferrante nella strada provinciale per Introdacqua, la cui acquisizione è stata votata anche qui all’unanimità. La minoranza si auspica dunque l’apertura di un dibattito sulla destinazione dei due siti militari, sia l’ex caserma Battisti che l’ex polveriera. Su quest’ultima il primo cittadino aveva manifestato nelle settimane scorse l’idea di realizzarvi un campo di gara per gli allenamenti delle scuderie della Giostra Cavalleresca ma come ha sottolineato l’assessore ai lavori pubblici Stefano Goti: “Oggi è stata votata l’acquisizione mentre la destinazione dovrà essere decisa in altra sede”. Sempre stamane il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la delibera di giunta sulla costituzione della Centrale Unica di Committenza che prevede l’attuazione di una gestione associata con Pratola Peligna, in base alle disposizioni di legge che obbligano i Comuni non capoluoghi di Provincia all’acquisizione di lavori, beni e servizi nell’ambito delle unioni dei Comuni.
Dopo i vari provvedimenti passati senza alcun problema ci ha pensato il consigliere di minoranza Luigi La Civita a scaldare gli animi su questioni che, sollevate da troppo tempo, arrivano solo ora in consiglio comunale a cominciare dall’interrogazione della minoranza sul De Nino-Morandi presentata l’8 giugno scorso, per proseguire con la missiva del 17 giugno per denunciare l’annunciata riorganizzazione amministrativa e con l’interpellanza del 30 giugno sulla parità di genere. In merito alla riorganizzazione del personale per il consigliere La Civita è inopportuna in quanto andava fatta al momento dell’insediamento dell’amministrazione. Il sindaco Peppino Ranalli l’ha motivata dicendo di non aver trovato una situazione completa con solo due dirigenti di ruolo su quattro. La riorganizzazione è stata annunciata ma non ancora attuata perché starebbe incontrando la contrarietà dei dirigenti stessi. Luigi La Civita non si è dichiarato soddisfatto della risposta del sindaco ritenuta non esauriente. Si è passati poi all’interpellanza sulla parità di genere sollevata da La Civita il quale aveva fatto presente che, in base alla legge del 7 aprile 2014, in un Comune come Sulmona sono previsti due assessori donna: “Essendoci invece solo un rappresentante delle quote rosa la giunta è attualmente illegittima”.
Dopo le spiegazioni tecniche del segretario generale Giampaolo Santopaolo, che ha elencato alcune norme di settore, per il consigliere La Civita “è arrivata la conferma che la giunta non rispetta la parità di genere”. Una vicenda dunque non chiara come quella dei contenziosi in atto illustrati in aula dall’assessore Luisa Taglieri. “La quantità delle cifre è superiore a quella che pensavo”. Ha commentato La Civita che ha invitato l’amministrazione a darsi una regolata in merito principalmente a quei contenziosi già oggetto di sentenze.