SULMONA – “Errare è umano perseverare è diabolico” in quanto sottovalutare la classificazione come polo di attrazione, anche se viene da fonti istituzionali, è un errore madornale essendo ovvio che se una città è considerata polo di attrazione o no non è vero che nulla cambia perché per un territorio la più importante attrattività è data proprio dalla presenza dei servizi scolastici, sanitari e dei trasporti”. Così l’economista sulmonese Aldo Ronci all’indomani dell’audizione del movimento in difesa del Centro Abruzzo
dai capigruppo regionali e dopo i due incontri romani con la dott.ssa Agro e il dott. Donato dove si è detto che nulla cambia a livello sostanziale in quanto per i poli di Attrazione non sono previsti investimenti e risorse. Nelle città che non sono Poli di Attrazione e quindi non sono Centri offerta dei servizi sanitari, scolastici e dei trasporti, si porrà il problema se debbano rimanere o no gli ospedali. E così via per tutti gli altri servizi essenziali”, fa notare Ronci. L’economista tira le orecchie alla delegazione abruzzese perché- aggiunge- deve pensare anche all’esclusione della Valle Peligna e della Valle del Sagittario dalle Macro Aree Interne. Sui progetti qualificanti chiesti da Donato Ronci chiede un confronto serio e costruttivo.
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