LA LENTA MORTE DEL PUNTO NASCITA

SULMONA - Nulla cambia nemmeno le azioni di protesta. Forse ci sarà una deroga di chiusura per il punto nascita del Santissima Annunziata e tutto si fermerà come al solito per poi, ricominciare a baccagliare quando i tempi stringono. Questo accade da anni in Valle Peligna nel menefreghismo più totale di tutti. Il presidio, davanti all'ospedale di Sulmona, continua e stamattina l'ennesimo l'incontro tra i sindaci e i sindacati di Fp Cgil, Cisl Fo, Uil Fpl e Nursind.
I sindaci. Che parola grande. Tra i diciotto del territorio soltanto sei presenti. I soliti. Quelli che non mancano mai. L'Alto Sangro assente in toto. Troppo impegnati con la stagione turistica. Ma almeno una scusante esiste. Gli altri impegnati. Oggi è sabato. Al termine dell'incontro, cominciato alle dieci, queste le richieste fatte: la convocazione di un consiglio comunale straordinario unitario, che prevede come unico punto all’ordine del giorno al richiesta di deroga alla chiusura del punto nascita dell’Ospedale di Sulmona; l'organizzazione di una manifestazione territoriale che coinvolga la cittadinanza, scuole, organismi istituzionali e associazioni di categoria. Una protesta che, poi, continuerà fino a Roma con una manifestazione che si terrà davanti al ministero della Sanità in occasione dell’incontro tra il Commissario alla sanità della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso e il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. I sindacati, in chiosa al loro documento, scrivono:"Ulteriori determinazioni verranno assunte in occasione dell’assemblea pubblica, in programma  lunedì prossimo alle 17.39 nella sala consiliare del Comune di Sulmona, convocata dal sindaco, Giuseppe Ranalli. Un flashback che fa riflettere un territorio ormai esausto e spogliato di tutto anche della forza di "lottare" contro la politica ed il suo potere.

Barbara Delle Monache