monumentale oltreché tradizione di impegno sociale; oggi essa è amministrata da un Organismo Straordinario che entro pochi mesi lascerà il compito agli organi amministrativi della nuova ASP appunto.
Ho appreso però con molta preoccupazione che nessuno dei tre membri dell’Organismo Straordinario nominati dalla Regione proviene dalla città di Sulmona e ciò alimenta la paura che le attività oltre che il patrimonio monumentale di proprietà della Casa Santa (tra tutti la Cappella di Cristo, il complesso monumentale dell’Annunziata e decine di immobili e terreni anche fuori città) possano essere gestiti seguendo logiche estranee agli interessi della città di Sulmona.
Tale preoccupazione è ancor più viva perché si apprende, da fonti accreditate, che esiste la volontà, da parte dell’attuale esecutivo regionale, di rivedere la originale legge di riordino delle Ipab, eliminando l’autonomia che viene riconosciuta in tale legge alla Casa Santa dell’Annunziata, con la nascita appunto di una seconda ASP provinciale con sede proprio in Sulmona.
La ASP “sulmonese” rappresenta nella sostanza la logica prosecuzione della missione portata avanti dalla Casa Santa dell’Annunziata e ne interpretava i principi fondativi proprio nel territorio dove ha avuto origine nei secoli passati.Nella speranza che il mio appello sia di stimolo per porre la giusta attenzione sull’argomento porgo i più cordiali saluti".
Ing. Paolo Di Mascio