La discussione è stata incentrata sulla proposta della conferenza dei capigruppo del Comune di Sulmona illustrata dal sindaco Peppino Ranalli che prevede la rimodulazione dei 2milioni 800mila euro destinati a Saca e Cogesa, da recuperare dai fondi per il privato, in quanto per il primo cittadino la somma va dirottata a favore di un progetto unitario per la valorizzazione dell’Abbazia Celestiniana e la messa a sistema di tutti gli altri progetti che “in questo modo non andranno dispersi”. Ha spiegato Ranalli. Le altre progettualità sono quelle dell’associazione Terre dei Peligni, della Valle del Sagittario per gli impianti di risalita e dell’ostello dei pellegrini di Pratola Peligna. L’idea di procedere alla rimodulazione di somme non è stata però condivisa dall’assemblea in quanto “non può essere rimesso tutto in discussione ora che si è nella fase di arrivo in quanto richiederebbe un iter da seguire impensabile considerando i tempi ristrettissimi”. Critico nei confronti del sindaco Ranalli il presidente di Confindustria L’Aquila Fabio Spinosa Pingue. “Sulla proposta di rimodulare le somme – ha detto – faccio finta di non aver sentito”. Passerà o meno la proposta del Comune di Sulmona di un unico progetto? “Il capoluogo peligno sconta un ritardo per colpa della precedente amministrazione che non ha saputo cogliere l’opportunità dei Fas ed è risultato sempre assente”. Ha dichiarato il sindacalista della Cgil Damiano Verrocchi. Dagli interventi il sentore è dunque che all’atto ufficiale definitivo si andrà, con progetti separati.
