Il bacino è di circa mille metri quadrati e raggiunge i due metri di profondità. Il suo riuso è adatto per fini estetico-ricreativi, antincendio boschivo, agrizootecnico, oppure, se opportunamente gestito, periodicamente, anche per pesca sportiva.I volontari a cui bisogna dire grazie, per l’opera prestata gratuitamente e per numerosi giorni, di alto valore ambientale-turistico, coordinati dall’ispettore superiore forestale secinarese Attilio Colantoni, sono: Barbati Luigi, Bernabei Ercole, Celeste Roberto, Colantoni Tommaso, Di Cesare Giuseppe, Facchini Giuseppe, Fasciani Alessandro, Marinopiccoli Danilo.
Come tiene a dichiarare l’ispettore Colantoni, l’unica istituzione locale vicina all’iniziativa, che è riuscita a procurare un piccolo contributo finanziario per fronteggiare le spese, è stata la Comunità Montana Sirentina. Purtroppo, com’è noto, tale ente è condannato a chiudere i battenti, a seguito della legge regionale n. 1/2013, in linea con i tagli alla spesa pubblica ma con serie ripercussioni socio-economiche sull’intero comprensorio.
Nella foto: la fontana di San Gregorio.