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sabato 6 aprile 2013

NARDELLA "UIL PENITENZIARI" PLAUDE IL CANDIDATO SINDACO RANALLI

SULMONA -"Cogliamo con somma soddisfazione la volontà politica del candidato sindaco Peppino Ranalli di appoggiare  le questioni legate al penitenziario sulmonese, si legge in una nota a firma di Mauro Nardella Segretario Provinciale Uil Penitenziari."Chiunque si propone come guida della città di Sulmona bene farebbe, così come sta facendo Ranalli, ad appoggiare le numerose vertenze fatte a sostegno delle problematiche che riguardano il carcere di via Lamaccio e, di concerto con chi lotta  per la soluzione delle stesse, contribuire al fine di dirimerle".
"Lottare insieme per permettere di portare 70 nuovi agenti( e non solo) in una struttura estremamente deficitaria dal punto di vista dell’organico non significherebbe solo rafforzare i diritti del personale e la sicurezza interna ed esterna del carcere ma anche e soprattutto il rafforzamento demografico da troppo tempo segnate, per la città di Sulmona, dal segno meno;Consentire di ridurre drasticamente le visite ospedaliere di detenuti presso il nosocomio locale eviterebbe numerosi inconvenienti legate alla sicurezza e ai diritti dei liberi cittadini il più delle volte costretti a dare la precedenza, per ovvi motivi legate alla sicurezza, agli incalliti criminali;Invitare a costruire un nuovo reparto ospedaliero per il ricovero dei detenuti tirerebbe fuori dalla vergogna più totale un’ amministrazione che pochissimo ha fatto sinora per contrastare l’illegittimità evidente e che fa capo all’attuale situazione che va a riguardare l’attuale reparto;Allo stato attuale, considerato l’intero indotto che ruota attorno al penitenziario sulmonese e che va a riguardare una comunità che da sola rappresenta una cittadina nella città e che vede il direttore del carcere “sindaco”  virtuale della stessa, non è certamente disdegnevole, per un candidato sindaco e per l’amministrazione che andrà a rappresentare, invitare l’Amministrazione Penitenziaria a dotare il carcere di Sulmona, che sta per trasformarsi in carcere di massima sicurezza ( lunedì inizia il trasferimento degli internati a Vasto e che lasceranno entro giugno a detenuti esclusivamente di alta sicurezza e collaboratori di giustizia) di un direttore fisso e non di uno che allo stato attuale agisce a scavalco con il carcere di Vasto;Bene sta facendo Ranalli a mettere insieme le questioni legate alla risoluzione delle problematiche del carcere quelle dell’ospedale, per quel che ci riguarda direttamente per i motivi di cui sopra, e quelle del Tribunale per la peculiarità che lo stesso avrà oggi più di ieri di mettersi al servizio di un presidio che conterà più di 400 detenuti di elevato spessore criminale. Permettere la permanenza dello stesso nel circuito cittadino eviterebbe, attraverso le rogatorie ammesse dal codice di procedura penale, l’effettuazione di traduzioni di detenuti  di lunga percorrenza con mezzi insicuri, obsoleti e puzzolenti e con inevitabili ripercussioni economiche e di sicurezza.Se è vero, com’è vero, che chi bene incomincia è a metà dell’opera non possiamo che evidenziare l’ottimo avvio della campagna elettorale di Ranalli e il fatto che mai, nel decorso della mia carriera sindacale, ho visto avocare a sè i problemi del carcere da un candidato sindaco.Resterà solo l’impegno al rispetto delle promesse. Tuttavia, seppur riconosco il fatto che un sindaco non è dotato di una bacchetta magica, non posso che risaltare la signorilità di Ranalli e la generosità dallo stesso più volte dimostrata, non nuovo nell’affrontare di persona le nostre vertenze e che, contrariamente ad altri che non solo non hanno ascoltato il nostro grido d’ allarme ma hanno addirittura cercato di peggiorare la situazione (vedasi l’intervento dell’on.le Pelino la quale in un passato non tanto lontano in risposta alla nostra chiusura della casa lavoro e all’allontanamento degli internati dalla struttura sulmonese  aveva chiestola reintroduzione di una colonia agricola) sta sapendo ascoltare le nostre esigenze.  I ringraziamenti quindi non sono solo voluti dalla uil penitenziari ma anche dovuti".



Il Segretario Provinciale e Vice Segretario Regionale Uil Penitenziari

Mauro Nardella