SULMONA - All'indomani della promessa del sindaco di riconsegnare la fascia tricolore, i nove consiglieri firmatari hanno formalmente ritirato, questa mattina, con una comunicazione inviata via Pec, la mozione di sfiducia presentata nei confronti del primo cittadino meno di un mese fa (clicca qui). "L'annuncio delle sue dimissioni, infatti, assorbe il senso dell'atto" affermano. "Nella seduta di
ieri è stato stipulato un accordo politico, suggellato da un patto d'onore. Per quanto ci riguarda abbiamo consentito il pagamento di crediti a imprenditori locali che da tempo aspettavano il saldo delle loro spettanze ed abbiamo evitato che i primi mesi del 2013 fossero impossibili da gestire per il Comune. Questo nell'esclusivo interesse dei cittadini. Nulla a che fare con i servizi e le cooperative, già "messi in sicurezza" dalla delibera del 29 Settembre, proposta dalla minoranza di centrosinistra e da Rialzati Abruzzo, come ricordato in avvio di seduta dal Presidente del Consiglio Comunale.
Si concretizza uno dei punti cruciali, quindi, della politica svolta dai nostri gruppi consiliari con forza e determinazione: si genereranno economie e finirà la precarietà dei lavoratori come da sempre abbiamo chiesto. Siamo convinti" concludono "di aver operato per il bene comune non cadiamo nella trappola delle provocazioni isteriche lanciate nelle ultime ore nei nostri confronti. Al livore, da qualunque parte esso provenga, rispondiamo con un sorriso e con la tranquillità di chi ha operato sempre nell'interesse della Città".