SULMONA - Ancora nulla di fatto, il toto assessori durerà, probabilmente, fino a martedi o mercoledi prossimi. Riunioni, incontri, richieste, ma sul fronte Giunta ancora mare in bonaccia. E insorge l'opposizione: "o il sindaco ritrova una maggioranza, oppure prenda atto con serenità che l'esperienza amministrativa è terminata". Questa mattina vertice di maggioranza a palazzo san Francesco, convocato dal primo cittadino, ma non emerge nessuna notizia che possa permettere di riprendere il cammino dell'amministrazione e alla svelta.
A distanza di una settimana dal critico Consiglio comunale dello scorso sabato, non ci sono certezze sui prossimi assessori. "Non sono stati fatti nomi" dichiara il presidente dell'assise civica Nicola Angelucci uscendo dalle stanze dei bottoni dove si è riunito quel che resta del Pdl. Alla domanda per conoscere, quindi, l'argomento di discussione, dato che sembra non essere stata la priorità la rosa dei futuri assessori, il presidente Angelucci risponde "si è parlato di progetti nuovi per il futuro da attuare già da subito", lasciando, quindi, capire che a regnare è la confusione e la disfatta anche a Sulmona del Popolo della libertà, che non esiste più. "A Sulmona serve un progetto nuovo da attuare immediatamente, a prescindere dai partiti" continua Angelucci "le persone che condividono un pensiero comune guardando al bene della città devono stare insieme". Racconta che si è fatto riferimento anche agli incontri che il sindaco ha tenuto in questi giorni con i consiglieri dell'Udc, di Fli. Ma bisogna attendere. Si sbottona, invece, un po' di più il consigliere Donato Di Cesare, convinto che "qualsiasi nome si faccia non dev' essere riciclato". Chiara la sua contrarietà al rientro di ex assessori, sostenendo che al massimo, se proprio dovrà esserci un ritorno, si potrà lasciare libera la delega alla cultura, in quanto "certe altre deleghe devono essere mantenute dal Pdl, il quale deve avere l'onere e l'onore di gestire il finale del mandato". Ultimo periodo che comprende riconsegna del teatro, la riapertura dei cantieri del ponte via Gorizia, l'ospedale, i fas, contratton quartiere, nuovo plesso scolastico, cantiere Andil per trasferimento uffici comunali, montaggio aula lignea, riconsegna nuova area artigianale, riapertura contratto quartiere giardini via Sallustio, accordo di programma Liceo Classico, norme tecniche, documento pianificazione, allargamento raccolta differenziata fuori il centro storico, esternalizzazioni: cooperative, cimitero, impianti sportivi e rifiuti. Quanto a Rialzati Abruzzo, i quali consiglieri mirano alle gare e a una seria spending review, Di Cesare afferma di essere disposti ad un'apertura verso di loro. Intanto gli ex An fanno quadrato intorno a Mauro Tirabassi, pensando a un cambio di deleghe. E le voci di corridoio continuano a tirare fuori ipotesi come Antonio Cinque, Devis Di Cioccio o Nunzio Giovanelli.
L'opposizione, stanca di aspettare, afferma che la situazione è inaccettabile e minaccia di intervenire per sbloccare la situazione, come scrivono in una nota i consiglieri Iannamorelli e Di Bendetto, La Civita e De Deo, Marinucci, gatta, Santilli, Maceroni, Ranalli e Manasseri. "I soldi per i servizi ci sono. Li abbiamo messi noi a disposizione approvando la delibera "salvaservizi" e dichiarandola anche immediatamente eseguibile. Se la situazione è ancora ferma è perchè l'utilizzo di quelle somme deve essere deliberato dalla Giunta. Una Giunta che non c'è per problemi interni al PDL. Questa è una situazione inaccettabile. Il sindaco non può tirare a campare, facendo finta di avere una maggioranza che invece non ha più. Sulmona attende scelte importanti sull'Ospedale, sull'Urbanistica, sull'utilizzazione dei FAS, sulle esternalizzazioni dei servizi pubblici con gare europee e non può rimanere ingessata a causa dei balletti politici. O il Sindaco ritrova una maggioranza, oppure prenda atto con serenità che l'esperienza amministrativa è terminata. Ovviamente se il Sindaco non avrà questo scatto d'amore per Sulmona, saremo noi a prendere l'iniziativa per sbloccare la situazione, rivolgendoci direttamente ai singoli colleghi consiglieri".g.s.
