SULMONA - Non piace ai medici dell’Isde territoriale di Sulmona (International society of doctors for the environment) la proposta avanzata dall'Arta al comune di Sulmona per il monitoraggio della qualità dell'aria, in merito al progetto di realizzazione della Centrale di compressione della Snam. Il nuovo progetto prevede due centraline di rilevamento: una mobile limitata a una superficie limitrofa nella zona dove
dovrebbe sorgere la centrale Snam (nei pressi del cimitero) e l'altra in località Potenza nello stadio Mezzetti.Nel 2008, hanno ricordato i medici, il monitoraggio dell'aria prevedeva solo due punti di rilevazione e solo in due periodi dell'anno. Con scarsissima valenza statistica, bollano Maurizio Cacchioni, Roberto Ranalli, Silverio Gatta e Carlo Alicandro Ciufelli definendo la nuova idea "Incongrua e inadeguata ai fini della salute degli abitanti della Valle Peligna". "Il paradosso di questa proposta" afferma Roberto Ranalli "è che considera l'intera area peligna come suddivisa in compartimenti stagno circoscritti intorno alla zona della centrale di compressione"."Le stazioni sono individuate in periferia, lontano dal centro abitato e quindi lontano da quella popolazione la cui salute si vuole salvaguardare, inoltre solo due centraline risultano numericamente e logisticamente inadeguate all'obiettivo di certificale la qualità dell'aria dell'intera valle peligna che costituisce un'unica unità morfo-geografica" continua Ranalli, "il rilievo dell'aria ambiente per qualche giorno in un anno non ha nessuna attendibilità statistica, esso va effettuato tutti i giorni dell'anno solare e uno studio adeguato deve contare su almeno venti stazioni di rilievo razionalmente distribuite su tutto il territorio della Valle Peligna dentro e fuori dai centri abitati oltre che nei pressi dell'area destinata alla centrale di compressione" ha concluso Ranalli.