| Tosi e Bonanni |
Culturale di Sulmona e della Regione Abruzzo, nell’assegnare il trofeo Aquila D’Oro ha voluto evidenziare il valore dell’identità italica, l’importanza del luogo ove l’Italia nacque e la grandezza del sacrificio degli antichi guerrieri italici operato per la conquista della libertà e dei diritti umani. La commissione presieduta dal Prof. Fabrizio Politi ha inoltre assegnato tre menzioni speciali: all’Associazione Musicale GUGLIELMI TRIO GT, gruppo Concertostudio di L’Aquila. al Dott. Giacomo Di Pasquale, coordinatore nazionale dell’attività formativa della SLP-Cisl e al Dott. Enea Di Ianni, dirigente scolastico e presidente regionale A.I.M.C. per l’Abruzzo. La manifestazione del premio, promossa dall’Associazione Corfinium Onlus, è stata celebrata a Roma presso l’Auditorium di Via Rieti, grazie alla partnership della Fondazione ENÉRGEIA. "Sono davvero emozionato e onorato per questo riconoscimento ancora di piu' perche questo premio viene dalla mia terra, ha affermato Raffaele Bonanni, anch'io sono abruzzese come gli organizzatori e di questo sono fiero e orgoglioso e spero che si possa rinsaldare ogni tradizione della nostra realtà perchè questa è garanzia di un futuro più importante, i giovani devono sapere da dove vengono, cosa è stata la loro terra, l’esperienza dei loro padri perché in momenti delicati come questi se ne esce a una sola condizione della consapevolezza della realtà che ci ha preceduto e del testimone che deve essere passato in salde mani per proseguire la storia. Soddisfatto per aver ricevuto il premio Aquila D‘Oro il maestro Ennio Morricone che ha dichiarato ”Nessuno pensa alla musica, pensate alla musica, non dimenticate i lavoratori della musica" ha concluso Morricone. ”Oggi stiamo regredendo perdendo certi diritti sociali che oggi si vorrebbe ridurre, ha affermato S.E.Mons.Mario Toso, perché si vuole crescere si vuole produrre secondo certe tecnologie erudendo i diritti dello stato sociale erodendo di conseguenza anche la democrazia l’impegno di oggi è quello di battersi perché questi diritti sociali anziché essere ridotti possono essere ripensati, riformulati realizzati in maniera diversa, ma non possono essere cancellati”.“Oggi ci sentiamo dire che il diritto al lavoro non esiste per la gente certe affermazioni rimangono scioccanti perché noi siamo stati abituati e cresciuti con l’idea che il lavoro non è un bene minore ma è un bene fondamentale”. m.p.