SULMONA - Si sono visti recapitare nella posta maxibollette dell'energia elettrica da un minimo di circa 300 euro fino anche a 17 mila euro, come nel caso di un’attività di ristorazione della Valle Subequana. Confcommercio scrive all'Enel, chidendo di poter rateizzare gli importi dovuti, sottolineando l'assenza della politica lontana dalle esigenze della popolazione. Una situazione che sta danneggiando operatori e cittadini peligni che, in alcuni casi, sono stati costretti a chiedere prestiti per fronteggiare il pagamento delle stesse bollette. “ Considerato il momento di crisi che sta vivendo il commercio e la recessione in atto nell’intera Valle Peligna, territorio alle prese con una realtà ancora più difficoltosa rispetto ad altre zone dell’Abruzzo” sostiene il vice
presidente provinciale di ConfCommercio Claudio Mariotti “questa situazione ha aggravato maggiormente le difficoltà di commercianti e cittadini ed è arrivata del tutto inaspettata. Ancora una volta ci troviamo a denunciare l’assenza della politica, distante dalle esigenze di imprenditori e cittadini, che quotidianamente devono fronteggiare difficoltà economiche e finanziarie. Intanto, siamo costretti ad assistere a una crescente litigiosità dei nostri amministratori, a discapito del rilancio del territorio. Confcommercio” conclude “si aspettava una maggiore responsabilità anche da parte della Protezione civile riguardo all’emanazione della nuova ordinanza che dovrebbe ridisegnare i nuovi confini del cratere”. Nei mesi scorsi, Enel ha deciso di bloccare l’emissione delle fatture per i consumi di energia elettrica e anche di applicare una tariffa agevolata in seguito agli eventi sismici del 2009. A determinare la decisione, con l’obiettivo di agevolare gli utenti, la possibilità che Sulmona e altri Comuni del comprensorio potessero rientrare nel cosiddetto cratere sismico, e, quindi di usufruire dei derivanti benefici fiscali, in seguito a un ricorso al Tar. Di fatto il ricorso è stato vinto, ma, finora, non è stata emanata l’ordinanza, da parte della Protezione Civile, che ridisegna i confini del cratere sismico. Quindi, nel prolungarsi della situazione di incertezza, Enel ha deciso di recuperare le somme scontate e anche di riprendere la fatturazione delle bollette. Il risultato è stato che la maggior parte dei commercianti e dei cittadini peligni si è vista arrivare bollette da capogiro, con i consumi relativi a più bimestri oppure con la richiesta di restituzione delle somme non versate in osservanza dell’applicazione delle tariffe agevolate. Inoltre, il ritardo nella emissione delle bollette di conguaglio relative agli anni 2009-2010 ha avuto quale effetto una non precisa determinazione del risultato di esercizio per le imprese in quanto i costi relativi all’utilizzo dell’energia elettrica non potevano essere considerati con la dovuta precisione, bensì stimati. In conclusione Confcommercio chiede all’Enel la possibilità di rateizzare gli importi dovuti per le bollette in scadenza e una maggiore chiarezza nell’esposizione delle somme accreditate in passato e oggi richieste in restituzione, in quanto non sempre si riscontra coincidenza degli importi.
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