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lunedì 17 settembre 2012

CENTRO STUDI LIBERTARI RICORDA EGO SPARTACO META NATO A PRATOLA


PRATOLA - Il 16 settembre 2012 si è spento a Roma Ego Spartaco Meta, antifascista e uomo politico nazionale nato a Pratola Peligna il 27 giugno 1924.  Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del Centro studi libertari ‘Camillo Di Sciullo’. "Secondogenito del sindacalista e dirigente anarchico Luigi (1883-1943, attivo per quarant’anni nelle lotte anticapitaliste e rivoluzionarie in Italia, Francia e Stati Uniti), a 13 anni è costretto a lasciare la scuola per mancanza di mezzi economici, essendo la sua famiglia precipitata nell’indigenza a causa delle persecuzioni fasciste e del forzato esilio del padre (1937). Si arrangia
prima come scrivano, poi come contabile. Gli
insegnamenti paterni e l’ingiustizia subita da lui e dalla famiglia, angariata dai fascisti con pedante continuità, lo spingono giovanissimo ad abbracciare le idee di un ardente antifascismo che non abbandonerà mai. In questi anni di dittatura, oscurantismo e barbarie trova nella figura di Rocco Santacroce (antifascista della prima ora, poi partigiano nelle squadre del Partito d’Azione) un solido punto di riferimento morale e politico. Nella guerra di Resistenza e Liberazione Ego è attivo patriota nelle formazioni del Partito d’Azione, organizzazione politica nella quale milita fino al suo scioglimento (1947). Dal 1950 è nel P.S.D.I., dove arriva a far parte del Comitato centrale. Ventiduenne approda a Roma, lavorando ed impegnandosi socialmente in un campo profughi. Faticosamente riprende gli studi interrotti, concludendoli con un diploma, ricostruendo così anche la sua posizione sociale ed una sua vita personale. Si sposa ed ha due figli. La passione sociale ereditata dal padre e la dura scuola dell’antifascismo non l’abbandonano e lo spingono all’impegno politico, che non gli consente di completare gli studi universitari (Economia e Commercio, poi Scienze Amministrative, nella cui disciplina gli viene conferita una laurea honoris causa). Ha lavorato nello Stato fino al 1976. Dal 1964 è distaccato dal ministero dell’Interno a quello degli Esteri (con Saragat) e poi alla Marina Mercantile (per due volte), al Turismo e Spettacolo, all’O.N.U. (due volte), ai Beni Culturali come Capo della segreteria particolare del ministro Lupis. Commissario dell’A.T.A.C. di Roma dal 1961, dal 1971 al 1981 è Consigliere comunale della Capitale e per due volte Assessore. Membro di Accademie e di Commissioni giudicatrici (a volte come Presidente), nonché delle Commissioni nazionali statali per le onoranze a Guglielmo Marconi nel centenario della nascita e di quella per la revisione del trattamento economico e giuridico dei segretari comunali e provinciali. In questi anni ha sempre avuto vivida la memoria del padre, di cui è stato orgoglioso testimone delle idee e dell’insegnamento, e non ha mai abbandonato il suo volontario impegno sociale in cooperative, enti morali ed associazioni al fianco dei più deboli e dei giovani. Coerente e coraggioso avversario del neoliberismo e del pensiero unico oggi imperante («sono nato sotto Mussolini e non voglio morire sotto Berlusconi!», ripeteva), ha vissuto con dolore e amarezza la ‘conversione’ al capitalismo e la sottomissione all’ideologia mercatista della ‘sinistra’ parlamentare italiana. Non ha mai smesso di partecipare alla vita di quelle organizzazioni (A.N.P.I. e A.N.P.P.I.A.) che continuano a tenere accesi nella società italiana i valori etici e politici della Resistenza e dell’impegno per la lotta all’ingiustizia sociale. Con spirito democratico, libertario e fieramente anticlericale ha anche seguito e sostenuto le iniziative editoriali e le attività promosse dal Centro studi libertari ‘Camillo Di Sciullo’ (Chieti) e dal Centro studi e ricerche ‘Carlo Tresca’ (Sulmona)".

CENTROABRUZZONEWS

centroabruzzonews : SULMONA

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