
iscritti con cui ritengo che si possa riaprire un dialogo. Ci dovremo sedere a
un tavolo anche con le forze di centrosinistra. Ho accettato la richiesta alla candidatura da parte del gruppo dirigente". In tanti hanno gremito la sala dell'Europa Park Hotel, assenti, come avevano annunciato, i componenti dell'altro Pd, ma anche i rappresentanti delle forze politiche di centrosinistra e Terzo Polo, solamente l'esponente di Sel ha inviato un telegramma per augurare buon lavoro. Ad aprire i lavori Catena, che ha ribadito quanto affermato questa notte su Facebook (clicca qui) e in conferenza stampa (CLICCA QUI) annunciando le primarie in autunno e spiegando che "il Pd è un partito che è cresciuto, si è rafforzato e si è aperto e questa platea lo dimostra". Torna a parlare dei ritorni e quanto alle spaccature generate nel partito sostiene "Sono convinto che le incomprensioni possano essere superate. Lanciamo una proposta che rivolgiamo a tutto il centrosinistra di Sulmona, ai movimenti civici che si stanno organizzando per costruire una nuova prospettiva". Al tavolo con lui il vicepresidente del Consiglio regionale, Giovanni D'Amico, i segretari regionale e provinciale, Silvio Paolucci (arrivato poco dopo l'inizio) e Mazzetti, il capogruppo consiliare Antonio Iannamorelli, Alessia Parlatore, Bruno Di Masci. Tra il pubblico, non seduto in prima fila, anche Luciano D'Alfonso ex sindaco di Pescara, venuto forse a tastare il terreno, senza sbilanciarsi troppo su giudizi e dichiarazioni in merito al caso Pd Sulmona. Presente anche un cittadino con un simbolico "bavaglio" (FOTO) sulla bocca, che ha voluto protestare "sono un libero cittadino a cui è stato impedito di esprimere la propria opinione sul profilo del partito democratico di Sulmona su facebook. questa non è democrazia".g.s.
