SULMONA - L'unione fa la forza. E' su questo slogan che nasce il movimento "Ripensiamo il territorio", in cui fusione e collaborazione sono le parole chiave, al fine di creare una grande municipalità che abbracci l'intero centro Abruzzo verso una stessa direzione. Legare paesi a 100 chilometri di distanza per fare fronte comune inglobando i 90 mila abitanti, da Castel di Sangro a Torre de' Passeri e Tocco da Casauria, passando per Popoli e per i centri più grandi come Sulmona e Pratola Peligna. Si tratta di un progetto pilota, unico in Italia, composto da cittadini di ogni centro che hanno aderito
all'iniziativa. Il plauso arriva da Confindustria L'Aquila e dall'Ance, come hanno spiegato questa mattina nella sede dell'associazione costruttori edili
di Sulmona il coordinatore del movimento, Giovanni Natale, il presidente di Confindustria L'Aquila Fabio Spinosa Pingue e il vicepresidente Ance Sergio Palombizio. L'intenzione è quella di coinvolgere in futuro gli amministratori di tutti i Comuni per affrontare i problemi che affliggono il cuore dell' Abruzzo più svantaggiato, quali i trasporti, lo smaltimento rifiuti, puntando ad avere più servizi, maggiore opportunità. Saranno coinvolti anche gli atenei abruzzesi. Si partirà con un convegno a settembre, teso anche a coinvolgere i giovani, con docenti universitari, per passare, poi, sulla base di quanto emergerà, allo studio più approfondito della situazione. "Vogliamo dare un segnale forte alla regione e a tutti gli organi competenti politicamente e non. Diciamo basta al drenaggio del centro Abruzzo verso la costa e non resteremo con le braccia conserte" ha detto Natale. Secondo Spinosa Pingue, ottimista, quella di oggi è una giornata importante "è nato un movimento di opinione e non è poco. Sono in contatto con Barca, al quale ho già parlato di questa iniziativa e mi ha chiesto di tenerlo aggiornato. Se va in porto sarebbe questa la giusta risposta dei Comuni che reagiscono al terremoto. La Valle Peligna farebbe innovazione e metterebbe da parte le competizioni tra città". Di vantaggi notevoli che potrebbero arrivare nel settore occupazionale ne è convinto Palombizio, tirando fuori i numeri della disoccupazione e ricordando quanto depresso sia questo nostro territorio con il 30% di lavoro diminuito per l'Ance con le sue 80 imprese iscritte e 500 a livello provinciale "Qua potrebbe esserci forza lavoro che toccherebbe le mille unità. Ho sposato questo discorso perchè ho ritenuto che la grande municipalità possa essere importante anche per i costruttori dal punto di vista dei piani regolatori che ormai vengono affrontati a livello generale". La sede al momento è a Bussi sul tirino, ma le riunioni sono itineranti in quanto fino ad ora si sono tenute in un paese diverso. Sarà creato al riguardo anche un blog.
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