SULMONA - Un monumento "fonte d'amore". Inciviltà mista ad ignoranza prende di mira il patrimonio artistico e storico della città. Sfregiata con una scritta in vernice rossa l'antica fontana, nella frazione Fonte d'Amore, dedicata ad Ovidio. Leggenda vuole che fosse teatro di incontri amorosi tra il poeta e l'amata Corinna quando egli tornava da Roma a Sulmona, nei luoghi d'infanzia. Una leggenda da cui prende il nome la stessa frazione sulmonese, affondando le origini nei versi, in cui Ovidio raccontava che il suo amore per lei valeva di più, poichè correva il rischio, quando guadava il
fiume (il Vella, oggi in secca), per raggiungerla ai piedi del Morrone. E dovrà esser stata fonte d'ispirazione anche oggi, probabilmente, per il giovane writers innamorato, che ha deciso di deturpare un pezzo di storia della città. "Un ignobile atto vandalico" lo definisce Anna Berghella, presidente di Fabbricacultura (associazione che ha promosso eventi legati ad Ovidio e all'amore) nel denunciare il fatto pubblicamente. "Non è questo imbrattante selvaggio gesto quello che noi intendiamo per Amore" commenta "Ci piace pensare che Cecia e il barbaro “artista” abbiamo limitato futuro".g.s.ULTIME NOTIZIE DALLA REGIONE
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