
AVEZZANO - Rischio soppressione tribunali minori abruzzesi, sul caso tornano a mobilitarsi anche gli avvocati marsicani che fanno appello alle forze politiche e il prossimo 14 giugno decideranno quale strategia mettere in campo. A seguito di incontri con i più alti vertici della dirigenza del Ministero di Giustizia avuti nei giorni scorsi è emerso che entro la metà del corrente mese il Ministro emanerà la proposta di decreto legislativo di riorganizzazione della geografia giudiziaria da inviare al Parlamento ed al CSM per i pareri consultivi di competenza e che il Tribunale di Avezzano rientrerebbe tra i presidi sopprimendi con accorpamento al palazzo di Giustizia dell’Aquila. Come ha spiegato Sandro Ranaldi, Presidente del Consiglio dell’Ordine forense
avezzanese, in merito alla situazione della riorganizzazione degli uffici giudiziari,
il Consiglio ha evidenziato ai dirigenti del Ministero che una corretta applicazione dei criteri fissati nella legge delega (art. 1 L. 148/2011) deve portare al potenziamento e non già alla soppressione del Tribunale che tra i 57 Tribunali sub provinciali è il sesto per produttività ed il nono per estensione del territorio servito ed ha un costo annuo per la collettività di soli 281 mila euro: il tutto è stato provato con uno studio dettagliato consegnato ai predetti dirigenti. Il Consiglio dell’Ordine di Avezzano è stato molto attivo a livello delle massime organizzazioni di categoria (Consiglio Nazionale Forense e OUA) affinché, a livello nazionale, si faccia pressione sul Ministro per una corretta applicazione delle legge delega. Ora la parola passa al Ministro Paola Severino e solo l’intervento dei rappresentanti politici locali, regionali e nazionali potrà e dovrà incidere sulla decisione che, allo stato, purtroppo, appare negativa per noi.
Il rappresentante degli avvocati marsicani rinnova l’appello a tutte le forze politiche e sociali affinché si adoperino per evitare la soppressione del Tribunale che sarebbe l’ennesimo colpo per un territorio che mano mano viene spogliato dei servizi essenziali, sottolineando che la chiusura del palazzo di giustizia avrebbe immediate e sicure ripercussioni negative su altri importanti uffici pubblici che in tanto esistono in loco in quanto esiste il Tribunale e la Procura della Repubblica (Commissariato di PS, Guardia Finanza, Carcere mandamentale, Comando Carabinieri).
Il prossimo 14 giugno è convocata presso il palazzo di giustizia un’assemblea degli avvocati marsicani per fare il punto della situazione e decidere su ulteriori iniziative da adottare