SULMONA – Foto osè in cambio di ricariche telefoniche. Cinquantenne pratolano
adescava minorenni sul social network Facebook attraverso un
sistema definito dalla Procura della Repubblica dell’Aquila “pesca a
strascico”. L’uomo è ora agli arresti domiciliari, dopo l’arresto avvenuto lo
scorso primo febbraio con l’accusa di istigazione alla prostituzione minorile e
pedopornografia, come riporta II Messaggero.
Chiedeva in cambio fotografie delle parti intime attraverso il web invitando le
ragazze a connettersi sulla video chat. L’uomo si sarebbe spinto oltre, fino ad
arrivare a proporre incontri dal vivo per atti sessuali in cambio di regalini o
ricariche telefoniche. Il “gioco” è finito quando i genitori di una quattordicenne di Sulmona, finita
anche lei nella rete del pratolano senza però aver ceduto
alle sue proposte,
hanno denunciato il fatto ai carabinieri. Molte le foto pedopornografiche
rinvenute sul pc dell’uomo, come anche le prove delle ricariche avvenute sul
telefonino delle quattordicenne, la quale si è salvata in tempo.