“Le organizzazioni sindacali di Fim, Fiom, Uilm, che seguono la vertenza da sempre” scrive Di Pardo “sono a conoscenza delle trattative in corso, ma come Fim Fiom Uilm, si era deciso di tenere il piu' stretto riserbo, proprio per consentire una più serena e riservata conduzione della trattativa visto che è ancora in una fase di "progetto embrionale”. Non capisco quindi per quale ragione, qualche mio collega continua a fare fughe in avanti dando anteprime alla stampa, piuttosto che attendere il delicato momento dell'esito delle trattative. Eppure il nostro comportamento fa parte dell’ ABC, di condotta che, specialmente in questi momenti, dovrebbe essere tenuto, anche perchè si sta ragionando del futuro di 69 lavoratori che da dicembre 2099 non hanno più messo piede in quello stabilimento a causa della procedura concorsuale che poi si è verificata. Non intendo fare il moralista” aggiunge Di Pardo prima di concludere “nè tantomeno dare consigli utili a nessuno, ma ritengo altrettanto doveroso richiamare alla massima discrezione tutti coloro che sono coinvolti in questa vertenza ad avere un po' più rispetto verso i nuovi soggetti industriali, ma soprattutto verso i lavoratori che attendono di conoscere il loro futuro”.
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venerdì 13 gennaio 2012
GRUPPO AUSTRIACO VISITA SITINDUSTRIE. DI PARDO "DOVEVA ESSERCI MASSIMO RISERBO"
SULMONA – Sopralluogo ieri di una multinazionale austriaca
nello stabilimento Sitindustrie di Sulmona e spuntano polemiche all’interno
delle organizzazioni sindacali. La
Uilm bacchetta alcuni sindacalisti per non aver rispettato la
decisione di attivare il massimo riserbo per consentire serene trattative dato
il delicato momento. Spiragli positivi, intanto, si potrebbero prospettare per
lo stabilimento sulmonese chiuso dal 2009. Avrebbe avuto esito positivo la
visita (a porte chiuse) del gruppo Mps,
leader nelle dissalazioni in acciaio, intenzionato probabilmente a riacquisire
la fabbrica. Ancora, però, nessuna notizia certa. Speranzosi anche i
lavoratori, ai quali, proprio qualche giorno fa, è arrivata la comunicazione
della proroga della cassa integrazione per i prossimi sei mesi. Tiene a
precisare, invece, in una nota Roberto Di
Pardo, segretario Uilm provinciale, quello che definisce “comportamento poco etico della Fiom”.
“Le organizzazioni sindacali di Fim, Fiom, Uilm, che seguono la vertenza da sempre” scrive Di Pardo “sono a conoscenza delle trattative in corso, ma come Fim Fiom Uilm, si era deciso di tenere il piu' stretto riserbo, proprio per consentire una più serena e riservata conduzione della trattativa visto che è ancora in una fase di "progetto embrionale”. Non capisco quindi per quale ragione, qualche mio collega continua a fare fughe in avanti dando anteprime alla stampa, piuttosto che attendere il delicato momento dell'esito delle trattative. Eppure il nostro comportamento fa parte dell’ ABC, di condotta che, specialmente in questi momenti, dovrebbe essere tenuto, anche perchè si sta ragionando del futuro di 69 lavoratori che da dicembre 2099 non hanno più messo piede in quello stabilimento a causa della procedura concorsuale che poi si è verificata. Non intendo fare il moralista” aggiunge Di Pardo prima di concludere “nè tantomeno dare consigli utili a nessuno, ma ritengo altrettanto doveroso richiamare alla massima discrezione tutti coloro che sono coinvolti in questa vertenza ad avere un po' più rispetto verso i nuovi soggetti industriali, ma soprattutto verso i lavoratori che attendono di conoscere il loro futuro”.
“Le organizzazioni sindacali di Fim, Fiom, Uilm, che seguono la vertenza da sempre” scrive Di Pardo “sono a conoscenza delle trattative in corso, ma come Fim Fiom Uilm, si era deciso di tenere il piu' stretto riserbo, proprio per consentire una più serena e riservata conduzione della trattativa visto che è ancora in una fase di "progetto embrionale”. Non capisco quindi per quale ragione, qualche mio collega continua a fare fughe in avanti dando anteprime alla stampa, piuttosto che attendere il delicato momento dell'esito delle trattative. Eppure il nostro comportamento fa parte dell’ ABC, di condotta che, specialmente in questi momenti, dovrebbe essere tenuto, anche perchè si sta ragionando del futuro di 69 lavoratori che da dicembre 2099 non hanno più messo piede in quello stabilimento a causa della procedura concorsuale che poi si è verificata. Non intendo fare il moralista” aggiunge Di Pardo prima di concludere “nè tantomeno dare consigli utili a nessuno, ma ritengo altrettanto doveroso richiamare alla massima discrezione tutti coloro che sono coinvolti in questa vertenza ad avere un po' più rispetto verso i nuovi soggetti industriali, ma soprattutto verso i lavoratori che attendono di conoscere il loro futuro”.