per l'ospitalità sono gli elementi alla base del nuovo sodalizio.
"Tutto è nato da una cena tipica che si è svolta a Pratola Peligna insieme agli amici Fernando Ranalli e Domenico Leone (promotori dell'iniziativa ndr) e abbiamo pensato a un'associazione in cui si possano integrare due popoli " racconta il presidente Luan Hallulli, cittadino albanese da anni residente a Pratola, spiegando che per i suoi compaesani che non sono qui in Italia è più difficile con 47 anni di dittatura alle spalle. E' molto legato alle sue radici, il presidente, che afferma di voler trasmettere ai suoi nipoti qui in Italia poichè non le conoscono, essendo nati da genitori emigrati. "Vogliamo lavorare molto con l'aiuto di Dio, che sia cattolico o musulmano". Non fa distinzione di religioni e afferma che uno dei punti in programma è una gita in Albania. "Sono lieto di avervi conosciuto" ripete più volte, fiducioso in questo progetto che viene plaudito anche dal sindaco, Fabio Federico, il quale evidenzia come l'integrazione debba diventare un risorsa. Ha ricordato come il tessuto sociale sulmonese, nonostante i dati parlino di un calo demografico, non si sia depauperato grazie alla nuova cultura che è quella albanese. "Quando mi capita di firmare dei decreti di acquisizione di cittadinanza per me è un piacere perchè significa vittoria dell'integrazione". 600 circa sono gli albanesi presenti a Sulmona e Pratola Peligna. red.
