PESCARA – Firmato oggi, nel corso della seconda giornata di
lavori del Cram (Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo), un importante
protocollo d'intesa che vedrà l'associazione degli emigranti coinvolta a pieno
titolo nelle dinamiche inerenti l'internazionalizzazione delle imprese
abruzzesi, nell'ottica del Progetto Italia che vede in primo piano la nostra
Regione. Il
presidente del Cram Mauro Febbo ha sottolineato l'importanza del protocollo: "Gli abruzzesi sono e rappresentano
una risorsa fondamentale per l'Abruzzo. Oggi, nel corso

di questa seduta
plenaria, si stanno ponendo le basi per avviare un percorso comune di crescita,
con e grazie ai nostri emigranti che vivono nel mondo. La sottoscrizione di
questo protocollo rappresenta solo il
primo
passo di un percorso comune che dovrà vedere Regione Abruzzo e Cram
realizzare quegli obiettivi che possano portare ad una ulteriore crescita e ad
un nuovo rilancio della nostra economia". Alla seconda giornata di lavori
del Cram ha partecipato anche il vice presidente e assessore allo Sviluppo
Alfredo Castiglione che ha sottolineato l'importanza
del rilancio del prodotto Abruzzo fuori dai confini regionali e
nazionali: "Abbiamo la possibilità, grazie a voi, abruzzesi nel mondo,
di creare le premesse per un ulteriore sviluppo. Mettere a rete la vostra
presenza è fondamentale per realizzare quella internazionalizazzione che è
ormai condizione essenziale per il rilancio dell'economia in un momento di
congiuntura negativa come quello che stiamo vivendo oggi. Il lavoro che voi
emigranti potete fare in questo senso è fondamentale. Divulgare la nostra
cultura e le nostre tradizioni, ma soprattutto far conoscere le nostre
eccellenze, i nostri prodotti e le nostre peculiarità, diventa condizione
fondamentale per crescere insieme, ottimizzando le risorse e mettendo in campo
quelle sinergie essenziali per rispondere in maniera efficace ai mercati e alle
sfide della globalizzazione".
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foto u.s.Regione |
CHIODI: “SIAMO NOI A CHIEDERE AIUTO AGLI ABRUZZESI NEL MONDO
“Questa volta siamo noi ad avere bisogno di voi per favorire la nostra economia
e i nostri imprenditori, e mettere a punto processi di internazionalizzazione
per supplire alla crisi economica. Se un
tempo eravate voi emigranti a rivolgervi a noi, oggi siamo noi Regione Abruzzo
a chiedervi un aiuto per vincere le sfide che ci attendono sul mercato
globalizzato. Solo tutti uniti possiamo, come Abruzzo, tornare a correre".
E’ quanto afferma il presidente della Regione Gianni Chiodi che ha
partecipato questo pomeriggio a Pescara, presso la sede del Consiglio regionale
di Piazza Unione, ai lavori della seconda giornata della seduta plenaria del Cram (Consiglio Regionale Abruzzesi nel
Mondo). "Al Cram - ha detto il presidente Chiodi - con un pizzico di
emozione porto il saluto degli abruzzesi che sono legati a chi e' fuori per
lavoro, ma continua ad avere nel cuore la sua regione d'origine. Noi con grande
orgoglio,
come Regione Abruzzo, abbiamo voluto che questa abruzzesita' nel
mondo potesse realizzarsi, grazie all'approvazione della Legge che ha
istituito, nel giorno del 5 agosto, la Giornata degli Abruzzesi nel Mondo. Questa Legge
- ha proseguito il presidente della Regione - ha avuto il merito di rafforzare
il legame fra i nostri emigranti e la loro terra. Gli emigranti sono oggi tanti, quanti sono oggi gli abruzzesi che
risiedono nella nostra regione, e rappresentano una vera e propria risorsa per
tutti noi. Questi lavori del Cram, si tengono oggi in un momento storico
particolare, un momento difficile per il mondo e per i Paesi europei. Si stanno
affrontando sfide non facili che per quanto riguarda l'Abruzzo ci hanno
costretto ad agire di conseguenza, anche con decisioni sofferte, ma sempre per
il bene della nostra regione. Oggi per
la prima volta nella storia, una generazione di italiani ha la consapevolezza
che il futuro possa essere meno roseo di quello dei propri padri. Si e'
vissuto andando oltre le possibilita' reali. Ora e' arrivato il momento di
invertire la marcia. Bisogna ridurre la spesa pubblica per ridurre il debito.
E' questa la strada da seguire per non lasciare una montagna di cambiali ai
nostri figli. Dobbiamo affrontare questa congiuntura in maniera efficace".
"Oggi - ha osservato il governatore - non
si puo' piu' dare tutto a tutti. Prima forse lo si e' fatto, sbagliando".
Il presidente ha poi parlato proprio del Cram, ricordando anche momenti non
facili per l'associazione. Si e' parlato insistentemente - ha aggiunto ancora
Gianni Chiodi - di una proposta per l'abolizione del Cram, perche' ritenuto da
alcuni un ente inutile. E questo nonostante i fondi notevoli ricevuti. Ma se i
fondi sono stati utliizzati male, evidentemente si e' sbagliato qualcosa, o
comunque utilizzato male i fondi disponibili. Non basta avere un protocollo.
Servono - ha spiegato il presidente della Regione - persone che con passione,
dedizione e lungimiranza svolgano un compito per far fare in modo che il Cram
funzioni e funzioni bene. Abbiamo messo nel Cram persone in grado di lavorare e
lavorare bene, e far funzionare il Cram, facendo fruttare le risorse disponibili.
Il problema da porsi e' quello di come far funzionare il Cram. Per questo dico
- concludendo - che oggi ci deve essere la fierezza per l'esistenza del Cram,
ma occorre anche dell'altro. Dobbiamo anche finire di lamentarci come
abruzzesi. Vogliamo per questo che il Cram rafforzi il sentimento di fierezza
per essere abruzzesi, e in questo senso uno dei motivi di fierezza siete voi
emigranti che avete affrontato situazioni difficili per riuscire a raggiungere
obiettivi importanti, facendo sacrifici, lontano dai vostri affetti e dalla
vostra terra. Oggi ci sono di nuovo le condizioni per ripartire e lavorare
bene. Da quando spendiamo meno, spendiamo meglio, ma soprattutto otteniamo
risultati. Noi abbiamo investito sulla formazione e sui giovani, ma oggi
abbiamo una priorita': tornare a crescere.