il sostegno e la sensibilita' dati dal Direttore sanitario del presidio ospedaliero di Avezzano, dr.ssa Lora Cipollone. Storicamente, l'osteoporosi si coniuga al femminile, perche' nella stragrande maggioranza dei casi (40% a rischio fratture ossee) colpisce le donne. Nell'anno corrente, nell'ambulatorio di Ortopedia dell'ospedale di Avezzano, per l'osteoporosi sono state effettuate circa 300 visite,
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martedì 18 ottobre 2011
OSTEOPOROSI, OPEN DAY IN OSPEDALE
AVEZZANO
- L'ospedale di Avezzano, in occasione della giornata mondiale
dell'osteoporosi, aprira' le porte alla popolazione, maschile e femminile, con
incontri tenuti dai medici. L'appuntamento e' fissato per il 20 ottobre, nella
sala riunioni dell'ospedale di Avezzano, dalle 18.30 alle 20.00, alla presenza
dei medici Claudia Di Nicola (Ortopedia) e Umberto Occhiuzzi (Direttore
Laboratorio analisi). L'obiettivo e' sensibilizzare la gente sulla necessita'
della prevenzione. Importante, per l'attuazione dell'iniziativa,
il sostegno e la sensibilita' dati dal Direttore sanitario del presidio ospedaliero di Avezzano, dr.ssa Lora Cipollone. Storicamente, l'osteoporosi si coniuga al femminile, perche' nella stragrande maggioranza dei casi (40% a rischio fratture ossee) colpisce le donne. Nell'anno corrente, nell'ambulatorio di Ortopedia dell'ospedale di Avezzano, per l'osteoporosi sono state effettuate circa 300 visite,100 in
piu' rispetto al 2010. "Questo dato", dichiara la dr.ssa Claudia Di
Nicola, "significa, da una parte, che le donne hanno una maggiore
sensibilita' e fanno prevenzione, recandosi di piu' dallo specialista;
dall'altra che, nella Marsica, la malattia e' in aumento. Il fenomeno e' molto
piu' ampio di quanto dicano i dati delle visite poiche' ampia fetta di donne,
in assenza di controlli, sottovalutano o non fanno la giusta attenzione a
determinati sintomi. Il fatto incoraggiante e' che oggi le donne giovani,
attorno ai 48 anni, che si sottopongono a controlli sono in numero maggiore e
cio' dimostra una accresciuta attenzione sulle prevenzione. Quando invece la
donna arriva in ambulatorio attorno ai 70 anni, e' chiaro che i danni alle ossa
sono ingenti e diventa difficile intervenire". Le cifre, relative degli
ultimi anni, indicano che ormai e' una patologia che colpisce anche l'uomo, sia
pure, rispetto alle donne, in percentuale notevolmente ridotta. Nella Marsica,
negli ultimi tre anni, almeno il 2% dei maschi marsicani e' stato interessato
dalla malattia. I motivi? La cosiddetta familiarita' (cioe' il fatto che vi
siano stati casi di osteoporosi nella cerchia familiare) e, aspetto noto a
pochi, determinate le abitudini di vita. Un esempio? L'eccessiva quantita' di
caffe' al giorno: 6 tazzine, da sole o combinate con la storia familiare,
costituiscono un fattore di rischio. L'uomo che, nell'arco di una giornata,
fuma 20 o piu' sigarette, prende fino a 6 caffe' al di' o, ancora, consuma
oltre un litro di vino puo' sviluppare la malattia anche senza aver avuto casi
di osteoporosi in famiglia. Le possibilita' di essere colpiti dalla patologie,
al di la' delle abitudini di vita, sono dovute anche all'assunzione a scopo
terapeutico di farmaci come il
il sostegno e la sensibilita' dati dal Direttore sanitario del presidio ospedaliero di Avezzano, dr.ssa Lora Cipollone. Storicamente, l'osteoporosi si coniuga al femminile, perche' nella stragrande maggioranza dei casi (40% a rischio fratture ossee) colpisce le donne. Nell'anno corrente, nell'ambulatorio di Ortopedia dell'ospedale di Avezzano, per l'osteoporosi sono state effettuate circa 300 visite,