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sabato 20 agosto 2011
PETTORANO TRA ALLEGRIA E SAPORI IN FESTA
PETTORANO
SUL GIZIO – Con “Sapori in festa”
Pettorano sul Gizio bissa il successo delle ultime due edizioni tra i
suggestivi vicoli di uno dei Borghi più belli d’Italia. In molti, ieri sera,
hanno allegramente seguito il percorso mangereccio che toccava le quattro
piazze principali nella città vecchia, passeggiando tra i mercatini di prodotti
tipici, degustando vini della terra nostrana e assaporando prelibatezze
culinarie del posto, sotto il chiarore di una bella mezza luna e immersi nella
frescura serale che ha dato tregua ad una afosa giornata di agosto. Musica,
tavola imbandita e simpatiche compagnie hanno fatto da padrone. Dopo aver
parcheggiato l’auto nella zona del campo sportivo, ai piedi del paese che si
affaccia sulla statale 17, con i suoi vecchi palazzi signorili, le sue strette
vie in salita, i giardini nelle insenature tra le case in pietra che sanno di
storia, prima tappa: il castello Cantelmo, con annessa visita alla mostra di
pittura e sbirciata alle stelle con il cannocchiale in vetta alla torre. Un
piatto
di trofie con mugnoli e polenta rognosa (cavallo di battaglia sulla tavola pettoranese) preparate dai cuochi deLa Locanda e innaffiate da
freschi bianchi dell’azienda vinicola Terzini in piazza Arischia, animata da
musica live. Un panino con porchetta e succulenti formaggi delle nostre parti o
tranci di pizza per i ritardatari che in piazza Umberto, tra un ballo e una
pannocchia arrostita, non hanno fatto in tempo ad assaggiare sagne e fagioli e
strozzapreti alla contadina del ristorante La Quercia o gnocchi di
solina, patate al coppo con cinghiale e la mengorda (fagottino di mugnoli e
patate) cucinati dagli chef del Torchio. Piatti irrorati dai vini della
Valpeligna, Orsogna, Tenuta dei Tigli, Di Bacco e dalla birra a caduta del San
Patrick. Ad accontentare gli amanti di salumi, formaggi, crostini con
mozzarelle di Rivisondoli ci hanno pensato il ristoratore sulmonese Giuseppe
Bono e l’azienda Del Giudice nella piccola piazza Sant’Antonio. Tra una risata
e un’altra, un sorso di caldo rosso firmato Pietrantonj, scalini e discese, personaggi
pittoreschi del luogo e tanta gente che ha decretato il successo della
manifestazione, si è approdati nell’ultima piazza, quella dedicata a San
Nicola. Zuppa del pastore e trippa menta e pecorino le portate del ristorante
Clemente, che non si è tirato indietro nell’esaudire in extremis le richieste dei
golosi delle due di notte, con spaghetti aglio, olio e peperoncino. Racconti di
memorie storiche e di vita pettoranese vecchia e nuova, scambi di battute
goliardiche tra ex sindaci, politici e attuali coordinatori democratici, ricordi
dei tempi non troppo remoti di quando il paese pullulava di giovani, di contro
ai quasi 1200 abitanti attuali, hanno chiuso simpaticamente la piacevole serata
tra sapori in festa. Giuliana Susi
di trofie con mugnoli e polenta rognosa (cavallo di battaglia sulla tavola pettoranese) preparate dai cuochi de
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