(nel video intervista a Edoardo Facchini, responsabile Tribunale diritti del malato in seguito all'assemblea sulla sanità di ieri)
SULMONA - "Siamo stanchi di sentirci ripetere le solite soluzioni, passano i mesi ma di concreto non c'è nulla" E' quanto ha commentato questa mattina il responsabile del Tribunale dei diritti del malato, Edoardo Facchini, all'indomani dell'incontro sulla sanità che si è svolto ieri a palazzo San Francesco tra il presidente della Regione Gianni Chiodi, i vertici Asl, forze politiche e sindacali. "Si parla di un finanziamento della metà di quanto occorrerebbe per la struttura ospedaliera mentre l'altra metà dovrebbe essere reperita in unieventuale vendita del presidio e dei terreni dopo una variante del piano di regolatore che prevede cambiamento d'uso del terreno.
Questo non è accettabile" ha continuato Facchini, spiegando che quella che è stata definita come soluzione temporanea non sarebbe delle migliori in quanto si andrebbero a pagare altri affitti, oltre a quelli per il cup, che funziona male, per l'ufficio Urp, per citare qualche esempio. Vogliamo sapere quanto può costare l'affitto di una struttura nella fase transitoria" ha detto, non è convinto che 5 anni possano bastare per la realizzazione di un nuovo ospedale e sottolineando che "La medicina del territorio non funziona". Quanto al San Raffaele secondo il tribunale del malato si tratta di un'attività altamente qualificata che non può essere messa a rischio nel momento in cui serve tutto il centro sud "Chiodi non può parlare di generosità politica dicendo che si troverà una soluzione" aggiunge Facchini premendo su una richiesta di soluzioni immediate per l'ospedale di sulmona. Alla domanda del perchè la sua posizione non sia stata esposta ieri durante l'assemblea , ha risposto con l'amaro in bocca: "si sarebbe risolto allo stesso modo, con parole e parole senza la possibilità di dibattere. abbiamo evitato e stiamo dicendo questa mattina ciò che avremo voluto dire ieri". G.S.

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