
E’ stata depositata Venerdì 26 Novembre alla Camera dei Deputati l'interrogazione a firma dell’Onorevole Walter Verini insieme ad altri colleghi del Pd, tra cui i marchigiani Massimo Vannucci e Maria Letizia De Torre, gli abruzzesi Giovanni Lolli e Vittoria D'Incecco, la toscana Raffaella Mariani e Sandro Gozi (in rappresentanze di alcune Regioni Interessate dal Tracciato), indirizzata ai Ministri dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti, per i Beni e le Attività Culturali, in merito al progetto volto alla realizzazione del metanodotto della Snam rete Gas denominato “Rete Adriatica”.I Suddetti Parlamentari chiedono se ““considerate le problematiche di questa opera difficilmente superabili”, non sia opportuno bloccare le procedure in atto e riconsiderare il progetto, prendendo in considerazione altre soluzioni. Si tratta di una presa di posizione molto chiara del PD relativamente alla questione metanodotto Brindisi Minerbio.
Ma oltre al PD, recentemente anche L’IDV si è fatta carico del problema e sta operando in tal senso in tutte le regioni interessate. E’ infatti dell’11 novembre scorso l’interrogazione presentata al Senato della Repubblica dai Parlamentari dell’IDV Belisario, Giambrone, Caforio, Carlino, Di Nardo, Mascitelli, Pardi , Pedica.Un’ altra interrogazione è stata infine presentata della Senatrice Radicale Donatella Poretti in data 16 Novembre.
I comitati si chiedono, a questo punto, quando gli Assessori all’Ambiente e i Presidenti delle Regioni interessate dal progetto e dalle relative proteste (Umbria- Marche-Abruzzo) daranno risposta alle interrogazioni presentate nelle singole Regioni ed inizieranno a confrontarsi con i rappresentanti dei comitati e delle associazioni (cioè coi cittadini) che stanno lavorando per la salvaguardia dei territori, di chi ci vive e dell’economia delle zone montane e rurali.
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