SULMONA - "La Valle Peligna affronta una grave crisi a causa del declino economico e della grave carenza di lavoro e di servizi che affliggono questo territorio e che hanno determinato, negli anni, un preoccupante spopolamento accompagnato dalla riduzione delle attività e, in molti casi, da una vera e propria cessazione degli esercizi e da un generale impoverimento del tessuto sociale, economico e culturale. Questa situazione pesa come un macigno sulla vita e sull’economia di migliaia lavoratori e lavoratrici che, con le loro famiglie, abitano e vivono questo territorio e che vorrebbero continuare a farlo.Le vertenze della Marelli, della Albasan, della Sodecia, della Coop, della 3G, del Cogesa sono indice di un sistema vicino al collasso che rischia di aumentare il livello di desertificazione industriale e, più in generale, produttiva e, quindi, occupazionale, di un’intera area.
Il crollo demografico della Valle Peligna rischia, altresì, di comprometterne definitivamente il futuro, con conseguenze dirette in termini di riduzione ulteriore di servizi e funzioni.
Per invertire la rotta, è necessario dare impulso ad un’azione collettiva coordinata e partecipata che nasca dal confronto di lavoratori e lavoratrici, pensionati e pensionate, movimenti, associazioni, studentesse e studenti, partiti e istituzioni. C’è bisogno di costruire una rinnovata unità finalizzata alla tutela degli interessi generali, del diritto a lavorare, del diritto alla salute, all’istruzione, alla mobilità, e, in sostanza, del diritto di vivere dove si è nati, senza essere costretti ad abbandonare il proprio territorio in cerca di fortuna altrove. Unità vuol dire avere, insieme, la capacità di opporsi all’arretramento sociale ed economico che sta colpendo inesorabilmente, ormai da anni, il territorio Peligno, con il rischio che lo stesso diventi luogo di speculazioni. La situazione attuale chiama tutte e tutti al coraggio, alla capacità di riscoprire il senso della parola comunità, impone un nuovo modello di stare insieme a difesa del territorio e dei diritti delle persone che lo abitano.
Nessuno si salva da solo!
Perciò, per il prossimo 31 dicembre 2025, alle ore 10.00, abbiamo indetto una manifestazione pubblica, con corteo, a Sulmona, invitando a partecipare cittadini e cittadine, lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, i Sindaci della Valle Peligna, della Valle Subequana e dell’Alto Sangro, i Consiglieri e le Consigliere Regionali, gli Assessori e le Assessore della Giunta Regionale, il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Sulmona, tutte le associazioni di categoria, i partiti politici e i movimenti. È, infatti, necessario trovare, insieme, le risposte adeguate a risolvere una situazione che affligge migliaia di lavoratrici e lavoratori e le loro famiglie e che non offre ai giovani e alle giovani alcuna garanzia per il futuro.
Invitiamo, quindi, tutti e tutte a partecipare, ad unire le forze, a sentirsi comunità, costruendo un’unità d’intenti finalizzata ad un nuovo patto territoriale a tutela del lavoro, della sanità, dell’istruzione, dell’ambiente, della mobilità, per ribadire la necessità di infrastrutture adeguate ai bisogni della comunità e per arrestare l’inesorabile impoverimento sociale, economico e culturale della Valle Peligna.
Ora come allora, Jamm’ mò! Se non ora quando?"
I Segretari Cgil, Cisl, Uil, Ugl
Francesco Marrelli, Pietro Di Natale, Maurizio Sacchetta, Roberto Bussolotti
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