La mostra, inaugurata nella serata di venerdì 6 dicembre, sarà visitabile tutti i weekend e nei giorni festivi dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle ore 16.00 alle ore 19.30 nel complesso monumentale di San Francesco, fino al 15 di febbraio, giorno in cui il Vescovo dei Marsi, S.E.R. Mons. Giovanni Massaro, celebrerà una Santa Messa nell’attigua Chiesa, a conclusione dell’evento.
Quanto mai attuale e significativo il messaggio di pace di San Francesco, del quale nel 2026 si celebreranno gli 800 anni dalla morte, che chiese al signore di Celano e di Greccio, di allestirgli il presepe “nel luogo designato” per “rappresentare il Bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l'asinello" (cfr.: Tommaso da Celano, cap. XXX Vita I).
San Francesco infatti volle lanciare il messaggio di pace, di cui ora abbiamo tanto bisogno, che non era necessario recare la guerra in Palestina con le crociate per riconquistare i luoghi santi alla Cristianità, ma “il fanciullo Gesù veniva risuscitato nei cuori di molti, che l'avevano dimenticato” anche nello sperduto villaggio di Greccio che dunque “è divenuto come una nuova Betlemme”, narra Tommaso nel celebre brano.
Anche nella Chiesa di San Francesco in Tagliacozzo, accanto al sepolcro del Biografo del Poverello d’Assisi, è stato allestito uno splendido presepe che rievoca il Natale di Greccio: la Natività contemplata da San Francesco estatico e Tommaso da Celano che assiste alla scena.
Nelle occasioni più importanti, sopra all’immagine di Gesù Bambino, sarà collocato l’antico Messale miniato (sec. XIII), detto appunto del Beato Tommaso, a significare che la Parola di Dio si è fatta carne sulla terra, per la redenzione di tutti gli uomini: “…e il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi..” (Gv. 1,14)".








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