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LEGGE DI BILANCIO 2026: MARSILIO, TUTTE LE MISURE PER L’ABRUZZO, REGIONE AUTOREVOLE AL CENTRO DELLE SCELTE NAZIONALI

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lunedì 29 dicembre 2025

LEGGE DI BILANCIO 2026: MARSILIO, TUTTE LE MISURE PER L’ABRUZZO, REGIONE AUTOREVOLE AL CENTRO DELLE SCELTE NAZIONALI

L'AQUILA - "Il Presidente Marsilio illustra gli interventi a sostegno della ricostruzione, della sanità, dello sviluppo e dei collegamenti aerei contenuti in 21 commi.Un pacchetto di misure che rafforza la ricostruzione post-sisma, con oltre 1,5 miliardi di euro di risorse, proroga e stabilizza il personale della ricostruzione, offre maggiore flessibilità per il bilancio sanitario regionale, istituisce il Parco nazionale Costa dei Trabocchi e Teatina, prevede interventi per il personale sanitario e sostegno alla continuità territoriale attraverso nuovi finanziamenti per l’aeroporto d’Abruzzo.Sono le misure illustrate oggi dal Presidente della giunta regionale, Marco Marsilio, alla presenza di assessori, consiglieri e parlamentari abruzzesi, nel corso della conferenza stampa all’Emiciclo. Interventi che rafforzano il sostegno al territorio regionale attraverso risorse previste dalla Legge di bilancio, in fase di approvazione in Parlamento, mirate a sostenere la ricostruzione e lo sviluppo del territorio abruzzese.



“Sono 21 i commi inseriti nella Legge di bilancio nazionale in favore della Regione Abruzzo – ha detto il Presidente Marsilio - tra misure specifiche e disposizioni di carattere generale. È un risultato che dimostra la forza della nostra Regione, capace di farsi ascoltare e rappresentare con autorevolezza, grazie a una delegazione parlamentare all’altezza del ruolo che questo territorio ricopre. L’Abruzzo ha portato al centro dell’agenda nazionale le proprie priorità, ottenendo attenzione concreta e risposte efficaci. Con questa manovra arrivano misure e risorse molto positive, che rafforzano la ricostruzione, sostengono cittadini e imprese e offrono nuove prospettive di sviluppo al territorio regionale».
In particolare la Legge introduce un pacchetto articolato di misure finalizzate a garantire la continuità della ricostruzione nelle aree colpite dal sisma, prorogando fino al 31 dicembre 2026 lo stato di emergenza e la gestione commissariale straordinaria. Vengono confermate le coperture finanziarie per il Contributo di Disagio Abitativo (CDA), assicurando sostegno alle famiglie che non possono rientrare nelle proprie abitazioni.
Sul fronte della ricostruzione privata, la manovra sblocca i cantieri, consentendo di integrare il contributo sisma con la quota di Superbonus non rendicontata per le istanze presentate entro il 2024, superando definitivamente le criticità generate dal blocco della cessione del credito.
Sono inoltre prorogate le disposizioni ambientali speciali per la gestione dei rifiuti da demolizione e dei materiali da scavo, con la possibilità di riutilizzare fino al 70% dei rifiuti non pericolosi, semplificando e accelerando le operazioni di ricostruzione.
Per cittadini e imprese vengono confermate fino al 2026 numerose misure economiche e fiscali: la sospensione dei mutui sulla prima casa se inagibile o distrutta, il rinvio dei mutui e dei finanziamenti delle attività produttive, le esenzioni da imposte di bollo, registro, IRPEF, IRES e IMU per i fabbricati distrutti o inagibili, fino al completamento della ricostruzione o al ripristino dell’agibilità.
La Legge rafforza anche la capacità operativa degli enti locali, prevedendo il rinvio dei mutui CDP dei Comuni, la copertura di minori entrate e maggiori costi, il rifinanziamento di Invitalia e Fintecna, il potenziamento delle piattaforme digitali e la proroga dei contratti del personale impegnato nella ricostruzione fino al 2026.
Viene rifinanziata per il 2026 la Zona Franca Urbana, considerata uno strumento essenziale di defiscalizzazione e decontribuzione per il rilancio delle attività economiche nel cratere.
Infine, sono prorogate le agevolazioni su utenze e tributi locali, con l’esenzione per energia elettrica, acqua e gas nella zona rossa, l’esenzione dall’imposta sulle insegne commerciali e dalla tassa di occupazione del suolo pubblico, nonché l’esclusione degli immobili distrutti o non agibili dal calcolo del patrimonio immobiliare.




Nel dettaglio, questi i punti trattati:
Superbonus e ricostruzione post‑sisma
Le norme sul Superbonus prevedono un incremento del contributo per la ricostruzione privata a favore delle unità immobiliari danneggiate dagli eventi sismici verificatisi dal 1° aprile 2009, nei territori in cui è stato dichiarato lo stato di emergenza, con particolare riferimento sia al sisma Abruzzo 2009 sia agli interventi relativi al sisma del Centro Italia 2016.
L’incremento è finalizzato a coprire le spese eccedenti il contributo concedibile per le istanze presentate fino al 31 dicembre 2024, rimaste a carico dei beneficiari a seguito delle limitazioni alla cessione del credito e allo sconto in fattura, stanziando le risorse all’allegato III‑bis, che destina 215 milioni di euro al sisma Abruzzo 2009 e 1.328 milioni di euro al sisma Centro Italia 2016.
Viene così definitivamente archiviata la procedura del Superbonus, introdotta negli anni come sostitutiva e/o integrativa dell’ordinario “contributo parametrico”, mai fino ad ora adeguato all’incremento dei prezzi, ripristinando una procedura di finanziamento diretta e trasparente, assicurando l’integrale copertura del fabbisogno.
Emendamenti su personale e uffici speciali
Un emendamento approvato proroga automaticamente fino al nuovo termine di legge il personale in comando, distacco o fuori ruolo presso gli Uffici speciali per la ricostruzione (USR), con effetti diretti anche sugli USR competenti per i territori abruzzesi colpiti dal sisma. Viene inoltre prevista la possibilità per regioni, enti locali ed Enti parco nazionali ricompresi nei crateri sismici (e quindi anche in Abruzzo) di assumere a tempo indeterminato personale non dirigenziale già impiegato a tempo determinato nella ricostruzione, purché con almeno tre anni di servizio maturati entro il 31 dicembre 2025.

Misure specifiche per la Regione Abruzzo
Un articolo dedicato (“Prosecuzione del Piano di rientro della Regione Abruzzo”) consente di ovviare all’obbligo “preventivo” e triennale di accantonamento dell’intero importo del disavanzo sanitario registrato nell’esercizio 2024, che avrebbe ingessato e bloccato il bilancio regionale con tutte le conseguenze del caso. A tal fine, la Regione adotta entro il 31 gennaio 2026 il Programma operativo 2026‑2028 per proseguire il piano di rientro sanitario, garantendo livelli essenziali di assistenza e riequilibrio strutturale del bilancio sanitario. I Tavoli tecnici e i Ministeri affiancanti devono valutare il programma entro il 15 febbraio 2026, potendo imporre prescrizioni vincolanti; la Regione dovrà poi adeguare formalmente il bilancio 2026 per assicurare l’equilibrio anche sull’anno 2025. Si restituisce così flessibilità e possibilità di programmazione al bilancio regionale, da un lato, rendendo dinamica e adeguata al reale stato dell’arte la somma da accantonare anno per anno. L’esatto importo che verrà “liberato” sul bilancio 2026 potrà essere determinato con precisione solo tra febbraio e marzo, al termine di questo percorso. In parallelo, la Conferenza delle Regioni dovrebbe nello stesso periodo concludere la riflessione sulle modifiche dei criteri di ripartizione del Fondo Sanitario Nazionale. Una battaglia che vede l’Abruzzo capofila delle Regioni piccole e a bassa densità di popolazione, e dalla quale ci attendiamo significativi risultati economici, capaci di ripristinare l’equilibrio finanziario e la sostenibilità del SSR in tali Regioni già a partire dall’esercizio 2026.

Parco nazionale “Costa dei Trabocchi e Teatina”
Un emendamento modifica la legge quadro sulle aree protette sostituendo il riferimento alla “Costa teatina” con “Costa dei Trabocchi e Teatina”, istituendo così il Parco nazionale Costa dei Trabocchi e Teatina, area che interessa la fascia costiera della provincia di Chieti. Contestualmente si aggiorna la normativa sulla procedura istitutiva dei parchi, prevedendo l’intesa con la Regione Abruzzo e il parere dei comuni interessati, e si sopprime una precedente disposizione che aveva rallentato l’istituzione dell’area protetta. Scompare anche la figura del commissario.
Il territorio torna così protagonista di un processo partecipato e dal basso, che coinvolge le comunità locali invece di far calare dall’alto un’imposizione, e recupera con la nuova denominazione un elemento fortemente identitario e dalla chiara attrattività turistica.

Proposta di modifica sul personale esternalizzato
La proposta mostrata nella schermata del Senato interviene sul personale impiegato in servizi appaltati, prevedendo procedure selettive per stabilizzare il personale nelle attività sanitarie, socio‑sanitarie e tecniche, purché in servizio continuativo per almeno sei mesi tra gennaio 2020 e dicembre 2025 e con 18 mesi di servizio complessivi. Tale norma, di carattere nazionale, è rilevante per l’Abruzzo perché offre un canale di stabilizzazione per lavoratori esternalizzati impiegati nei servizi sanitari regionali e nei servizi connessi alla cura dei pazienti, riducendo il ricorso ad appalti e differenze retributive.

Aeroporto di Pescara
La Regione Abruzzo beneficia di uno stanziamento statale per compensare gli oneri di servizio pubblico sui voli di linea da e per l’aeroporto di Pescara verso principali scali nazionali e internazionali. L’autorizzazione di spesa ammonta a 500.000 euro per il 2026, 2,5 milioni per il 2027 e 2,5 milioni per il 2028.
Gli oneri di servizio pubblico stanno per essere riconosciuti alla Regione per garantire rotte essenziali economicamente non redditizie, come ad esempio Pescara-Milano Linate e Pescara-Torino. Gli oneri di servizio pubblico (OSP) impongono obblighi di continuità e regolarità sui vettori aerei, selezionati tramite gara europea, in linea con la normativa UE sul trasporto aereo. La Regione può integrare i finanziamenti statali con proprie risorse, definendo le modalità in apposite conferenze di servizi per ottimizzare l’offerta di voli. Questo intervento supporta la crescita dell’aeroporto di Pescara, che ha superato il milione di passeggeri annui, con prospettive di nuove rotte, anche grazie all’allungamento della pista. Le risorse, concentrate dal 2027, mirano a potenziare la connettività, stimolando turismo e sviluppo economico abruzzese, con possibili nuovi operatori. L’iter burocratico in corso da oltre un anno richiederà ancora circa 6 mesi, rendendo prevedibile la gara per l’individuazione del vettore sulle rotte assistite dal contributo statale nel secondo semestre 2026, con l’entrata a regime per gli esercizi successivi".

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