L’iniziativa nasce per evidenziare come la realizzazione della nuova centrale di pompaggio Pizzone II avrebbe ricadute negative non solo nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (PNALM) – il più antico d’Italia – ma anche nel nuovo Parco Nazionale del Matese, il più giovane del Paese.
L’impianto, che lo ricordiamo prevede km di grandi gallerie scavate nella roccia, enormi cantieri, notevoli variazioni quotidiane del livello di due laghi, è infatti previsto all’inizio di importanti corridoi di espansione della fauna, in particolare dell’orso marsicano, una sottospecie unica al mondo, ultra protetta e ridotta oggi a soli circa 50 esemplari.
Secondo il mondo scientifico, per garantire un futuro all’orso marsicano sono urgenti sforzi concreti per:
mitigare le minacce esistenti,
favorire l’incremento numerico,
permettere l’espansione spaziale della popolazione verso altre aree idonee dell’Appennino centro-meridionale, come il Matese.
L’interruzione dei corridoi ecologici metterebbe a rischio definitivo questo processo.
Un precedente pericoloso per tutti i Parchi italiani
Il progetto Pizzone II solleva inoltre una questione di portata nazionale: una centrale industriale autorizzata dentro un Parco Nazionale costituirebbe un precedente pericoloso, aprendo la strada ad altri interventi simili in aree protette di tutta Italia. Una scelta che rischierebbe di compromettere il ruolo stesso dei Parchi come strumenti di tutela della biodiversità, del paesaggio e di sviluppo sostenibile.
Uno sguardo anche alle alternative possibili per le comunità locali
Accanto agli approfondimenti scientifici e ambientali, il convegno dedicherà alcuni contributi anche al tema delle prospettive di sviluppo sostenibile per i territori dei due Parchi. In particolare, verranno presentate esperienze e strumenti concreti, come quello delle cooperative di comunità, che in diversi contesti appenninici stanno contribuendo a valorizzare il paesaggio, il patrimonio naturale e culturale e alcune strutture oggi inutilizzate, generando opportunità occupazionali limitate ma reali. Si tratta di esempi che offrono uno spunto di riflessione su modelli di sviluppo compatibili con le aree protette, in alternativa alla logica delle grandi opere, che promettono ricadute occupazionali temporanee, a fronte di impatti ambientali permanenti.
Dieci cammini, due Parchi, un unico arrivo
La giornata del 3 gennaio sarà scandita da 10 gruppi di camminatori, in partenza da 10 comuni:
Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
Pizzone
Castel San Vincenzo
Abbazia di San Vincenzo al Volturno
Rocchetta al Volturno, Castelnuovo al Volturno
Scapoli
Filignano
Parco Nazionale del Matese
Montaquila
Monteroduni
Macchia d’Isernia
Fornelli
Le partenze avverranno in orari differenti, in base alle distanze (tra i 6 e i 20 km):
ad esempio alle ore 7.00 da Pizzone e alle ore 10.00 dall’Abbazia di San Vincenzo al Volturno. L’arrivo sarà simultaneo, alle ore 13.00 a Colli al Volturno, dove sarà offerto un rinfresco ai camminatori.
Ore 15.00 – Convegno pubblico (ingresso libero)
Teatro–Auditorium di Colli al Volturno – Via Matteotti
Saluti e introduzione
Emilio Incollingo, Sindaco di Colli al Volturno
Coordinamento No Pizzone II
Andrea Boggia, Presidente del Comitato di gestione del Parco Nazionale del Matese
Contributi
Stefano Orlandini, Presidente Salviamo l’Orso
Il ruolo di Salviamo l’Orso e il progetto LIFE Bears Small Corridors
Marco Antonelli, zoologo, referente grandi carnivori WWF Italia
Il futuro dell’orso marsicano: minacce, sfide e opportunità
Luigi Mastronardi, docente di Economia ambientale e sviluppo sostenibile – Università del Molise
Parchi e cooperative di comunità come strumenti di resilienza nelle aree interne
Stefano Ardito, scrittore e documentarista
Parchi e sentieri: il ruolo dei camminatori per la tutela dell’ambiente
Roberto D’Alessio, Presidente Sottosezione CAI Montaquila
VIMONT: villaggi montani certificati CAI
La Monna, cooperativa di comunità di Villa Scontrone
Un esempio concreto di cooperativa di comunità
Interverrà Luciano Sammarone, Direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise
Conclusioni – ore 17.30
Adesioni ancora aperte
Associazioni, gruppi, enti e cittadini possono ancora aderire all’iniziativa, tutte le info sono nel sito: https://nopizzone2.org
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