L'AQUILA - "Da troppo tempo, la TUA SPA, l’azienda Regionale dei Trasporti, nata per offrire più modalità di trasporto, nuove e migliori, ai cittadini ed alle cittadine dell’intero Abruzzo, ha smarrito o forse, più realisticamente, ha abbandonato il suo scopo primario, e cioè quello di perseguire e soddisfare l’interesse della collettività. Invero, tagli di risorse e abbandono di interi pezzi del territorio abruzzese hanno rivelato la concreta misura dell'operato dell’azienda. Plurime azioni di questo tipo hanno sempre un comune denominatore: la volontà di abbandonare progressivamente le aree interne della Regione Abruzzo e, più in particolare, della Provincia Aquilana. Tale volontà si è manifestata sin dall’inizio della vita della TUA, con la drastica riduzione delle corse da e per Roma, che ha causato un grave pregiudizio agli utenti e alla mobilità verso la Capitale. La stessa azienda sembra, poi, essersi data un nuovo scopo in base al quale, invece di perseguire standard di trasporto più elevati, adeguati e moderni, sceglie, oggi, di lucrare sul contributo chilometrico che il Fondo Nazionale (e, quindi, la Regione) le affida, a discapito del servizio e delle condizioni di lavoro del personale addetto. Ed infatti, l’attività prevalente dell’azienda è sempre più indirizzata all’espletamento delle “cosiddette” gare per esternalizzare i servizi, con grave pregiudizio della qualità degli stessi, dei salari, e, più in generale, delle condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici dipendenti della TUA e delle aziende sub affidatarie, lavoratori e lavoratrici, che, va detto, sono spesso costretti a migrare altrove per effetto delle determinazioni aziendali, alimentando il fenomeno dello spopolamento delle aree interne. Si utilizza la locuzione di “servizi marginali” per giustificare queste scelte, come se il diritto alla mobilità non fosse identico in tutte le parti della nostra Regione. E oggi si sceglie addirittura di dare in sub affidamento il servizio di aree che “marginali” non sono, a meno che non si guardino dalle ovattate stanze di Via Orione, a Pescara, sede legale della società.
E così , mentre da cittadine e cittadini di seconda fascia assistiamo alle roboanti inaugurazioni di innovative modalità di trasporto, che però non riguardano il territorio della nostra Provincia, la TUA decide di ritirarsi nel proprio orticello dell’area metropolitana Chieti-Pescara, dove da tempo esistono, invece, condizioni di accesso al servizio (Biglietto Unico) molto più vantaggiose. Da tempo ne chiediamo l’estensione all’intera Regione, in quanto la misura incentiverebbe anche l’utilizzo del mezzo pubblico in tutto il nostro territorio, con una drastica riduzione del traffico e dell’inquinamento e delle spese per i cittadini e le cittadine. E invece nella nostra Provincia, non solo manca il “Biglietto Unico”, ma il livello di sub affidamento è tra i più elevati della Regione, con picchi che già oggi superano il 20% in Valle Peligna, il 16% nell’area Aquilana ed il 13% nell’area della Marsica. Ma come se ciò non bastasse, Scoppito, Navelli, Pescasseroli, Scanno sono solo alcuni dei Comuni coinvolti dalla ulteriore e nuova esternalizzazione dei servizi pubblici e della presenza di TUA.
L’atteggiamento della TUA che intendiamo continuare a contrastare è quello dell’abbandono delle nostre aree interne, non solo periferiche e marginali, che viola i principi di universalità e di uguaglianza del trasporto pubblico. Trasporto pubblico che, invece, in quanto servizio essenziale, deve essere disponibile, almeno secondo uno standard minimo e a tariffe eque, per tutti e per tutte, in ogni zona del Paese, anche periferica e marginale, dove i privati potrebbero non avere incentivi, per il superamento delle discriminazioni geografiche ed economiche e a garanzia della coesione sociale e della mobilità collettiva. I servizi e la TUA, più in generale, spariranno, infatti, da questi territori, visto e considerato che tali servizi verranno affidati agli operatori più disparati che non garantiranno alcuno standard minimo essenziale.
Eppure, giova ricordare che la TUA, in quanto longa manus della Pubblica Amministrazione, dovrebbe perseguire l’interesse e il benessere della collettività, a mezzo dell’interlocuzione e della partecipazione anche e soprattutto dei cittadini e delle cittadine che abitano e che vivono nei piccoli comuni o nei territori più difficili da raggiungere, contro lo spopolamento e la desertificazione della aree interne.
Chiediamo, quindi, da un lato, di revocare la scelta di esternalizzare i servizi e, dall’altro, l’avvio contestuale di un tavolo di confronto finalizzato alla costruzione di una comunità d’intenti volta al potenziamento dei servizi pubblici e del trasporto pubblico in particolare, con la partecipazione dei Sindaci dei Comuni pregiudicati dallo spopolamento e dalla desertificazione e degli Assessori competenti.
Grazie, TUA
L’Aquila, 30 dicembre 2025
CGIL
Francesco Marrelli,
Domenico Fontana
CISL
Pietro Di Natale
Angelo DE Angelis
UIL
Luigi Di Donato
Maurizio Sacchetta
DDDDDDDDDDDDDDDD
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